Confermo: la Juve vincerà il campionato di Serie A. Quando si vincono partite come a Empoli, è impossibile perdere. I toscani meritavano il pareggio, il rigore assegnato ai gobbi va definito “almeno” generoso. Il tiro, splendido, di Ronaldo è stato trasportato dal vento nell’angolo opposto a dove era indirizzato, la non meno bella girata di Caputo, all’ultimo assalto, è stata portata fuori, per pochi centimetri, dalla porta bianconera. La Juve era stanca, e nel primo tempo è stata battuta dagli azzurri in ogni zona nel campo. Alla ripresa solo un mezzo rigore ha permesso a Ronaldo, fino a quel momento statico e impreciso, di pareggiare. Poi le solite affermazioni: Empoli con ottimo gioco ma perdente, Juve stanca e sconclusionata ma vincente. Decente partita a San Siro con un Milan pauroso e una Samp che pare il Barcellona dei poveri. Ritmo lento con i casciavit che trovano le reti dei due centravanti dopo essere stati in svantaggio per la disperazione di Gattuso. I goal di Saponara e Suso sono da imputare ai due portieri: hanno impiegato mezz’ora a stendersi. Se i rossoneri vinceranno il ricupero contro il Genoa si riparlerà di candidatura allo scudetto, conosciamo i milanisti.



Il Napoli, in questa stagione di Serie A, con le grandi (rispetto alle altre, non nella realtà) va un poco in bambola. Aveva rischiato contro il Milan, perso con la Juve e ora, contro la Maggica, gli è riuscito un pareggio proprio nell’azione peggio organizzata: Mertens ha segnato su assist fortunoso di Callejon. I partenopei danno l’impressione di crogiolarsi nel loro cosiddetto bel gioco, mancano della cattiveria necessaria per vincere. Con la Roma hanno creato almeno una decina di occasioni buttandole tutte al vento. I capitolini non ha fatto nulla di speciale, hanno giocato in modo semplice ma sfruttata l’occasione che è loro capitata, le poche volte che hanno potuto sono ripartiti in contropiede, più per far respirare la difesa che per colpire. Il pareggio penalizza entrambe: gli azzurri perdono altri due punti dalla Juve, i giallorossi non riescono a risalire. Oramai si lotta solo per il secondo posto.



Per tale posizione si candida, di prepotenza, l’Inter: i bauscia hanno dominato una grande Lazio eccitata dal successo, in Europa League, ottenuto a Marsiglia. Nerazzurri schierati con un inedito 4-1-4-1 con il redivivo João Mario e Vecino a spalleggiare Maurito. Bel primo tempo di Joao: se Spalletti riuscisse a ricuperare anche lui allora, dopo la Juve, potrebbe vantare la rosa migliore della Serie A. Nell’intervallo mi sono letto una parte della legge di bilancio 2019. Ho cercato di capire quali grandi vantaggi trarranno le pmi dalle nuove normative. Non ci sarà più il superammortamento, niente Formazione 4.0 e dimezzamento dell’incentivo collegato alla ricerca. Dove sono i miglioramenti per le nostre imprese? Forse sono troppo concentrato sulla partita e non ho letto bene, riproverò a cercare domani. Ora i giocatori sono in campo per il prosieguo dell’incontro. Su Roma diluvia e l’Inter naviga tutta zucchero e miele: grande Brozovic e Maurito si diverte con una doppietta. Gli azzurri non si svegliano e la Beneamata è troppo forte per i romani. In fondo si è molto divertita e raggiunto il Napoli.

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