Rimarrà compatto il Governo giallo verde? Vivrà l’euro? Scenderà lo spread? Chi vincerà la prossima Serie A? Solo all’ultima domanda si può rispondere con certezza:la Juve! Non solo i gobbi sono troppo forti, con una formidabile coppia di attacco: Mandzukic e Ronaldo junior (il senior è per lui irraggiungibile), ma con i “nonni” Chiellini e Bonucci, vedovi di un Buffon oramai al lumicino, sono praticamente “iningollaboli”, cioè non subiscono reti. Perciò in Serie A non c’è nulla da fare, i bianconeri non perdono neanche se lo volessero. Sta invece giocando un misero campionato la Maggica. Troppe svendite di buoni giocatori hanno ridotto il centrocampo romano ad un colabrodo, con le logiche conseguenze sulla difesa. Così anche l’Udinese può divenire insuperabile. Non parliamo poi del Napoli, ancora a metà strada fra giocatori che si muovono ancora come chiedeva loro Sarri, e altri che operano secondo gli schemi ancelottiani. C’è grande confusione: un Chievo qualunque, munito di un ottimo portiere, ti può bloccare a reti inviolate e, anzi, rischiare di impallinarti. Nonostante tutti i difetti, comincio a pensare che solo l’Inter potrà contenere nei venti punti il distacco finale dalla Juve.
Nell’allenamento (sic!) con il Frosinone – sì, in Serie A giocano anche i ciociari – la squadra riserve bauscia ha disposto come ha voluto dei laziali, arrivati a San Siro solo con l’idea di prenderne il meno possibile. Tutti più che sufficienti i nerazzurri, con particolare plauso a Politano, Borja Valero, Keita e Lautaro, grande futuro attaccante capace di lottare su ogni pallone, rientrare a far gioco e segnare in tutti i modi. L’unico neo è al momento Nainggolan: non è che la Roma sia riuscita a piazzare il bidone? Lasciamo ancora qualche partita per toglierci ogni dubbio. Ad oggi è molto meglio Joao Mario, più mobile e più predisposto a far gioco. A proposito di gioco: Lazio vs Milan è parsa la ripetizione della gara di Napoli. I biancazzurri hanno attaccato tutta la partita ma i casciavit, rimaneggiati e cateneggianti, hanno rischiato di vincere. I romani proprio non riescono a battere le squadre di alto lignaggio o nome; anche con i rossoneri hanno rimediato un pareggio giusto ma fortunoso. Nella Lazio splendido Parolo, nel Milan un bel sei a tutti con l’eccezione di un otto a Donnarumma. Lotteranno entrambe per un posto in Champions in questo campionato di Serie A.
Ora un episodio che conferma come il calcio sia lo specchio reale della società: in Argentina la crisi economica sta attanagliando da tempo le persone. Ciò scatena animi e contrasti, la gente ha bisogno di un nemico da attaccare, di qualcuno sul quale indirizzare la propria frustrazione. Niente di meglio, e più facile, che i tifosi della squadra individuata come nemica. Ecco allora gli scontri da guerriglia fra tifoserie, River vs Boca. Non vedi più l’avversario come un accidente da sopportare perché da solo non puoi giocare, ma come un nemico da abbattere. Il ragionamento è semplice: se sto male la colpa è di qualcun altro. Difficile guardare a se stessi, capire dove si è sbagliato e mirare a non ricommettere i medesimi errori! Come in una squadra di calcio così nella vita, ognuno deve sentirsi arbitro del proprio destino. Ogni decisione va presa con la testa, non con la pancia altrimenti non vedremo più i … futuri di una volta.