Serie A, 16^ giornata. C’era un’azione da controllare con la Var: l’intervento di Alex Sandro su Zaza a metà ripresa e sullo 0-0. Perché Guida si è rifiutato di andare a rivederlo? Perchè due pesi e tre-quattro misure? Il Torino ha avuto una grande sfortuna: Sirigu subito infortunato, il rigore non dato e Zaza che, sciaguratamente, ha dato ai Gobbi la palla per ottenere rigore e vittoria. Naturalmente Ronaldo, il simpaticone, dopo il rigore ha preso in giro il portiere del Toro che, per millimetri, non glielo aveva parato. L’avesse fatto Balotelli ne avrebbero parlato all’Onu. I granata si sarebbero meritati almeno il pareggio ma la Juve, si sa, può difendersi come una provinciale e poi piazzare la mazzata. “Arbitro (omissis) guarda che non è la Juve – ha gridato un tifoso bauscia dalle tribune dopo un fallo dubbio assegnato all’Udinese, nella partita di Serie A giocata a San Siro. L’assonanza cromatica, in alcuni casi, pareva confondere il mediocre arbitro Abisso. Come nel caso del rigore quando solo lui è riuscito a non vedere che Fofana – aveva volontariamente – colpito la palla con le mani. Un grande Icardi ha trascinato la squadra, giocando da attaccante completo, ad abbattere i friulani dediti esclusivamente a difendersi stando in dieci dietro ma linea della palla. Se questo è il gioco del calcio nella nostra Serie A siamo al lumicino. I bianconeri non mi pare abbiano passato la metà campo più di quattro/cinque volte; Spalletti non demorde dalle proprie idee a costo di rischiare le figuracce. Non vuole ammettere che Brozovic non può cantare e portare la croce: accanto a lui deve giocare un mediano frangiflutti. Se Vecino è infortunato e Gagliardini fuori forma, perché non portare Skriniar a centrocampo con Miranda in difesa? La squadra rimarrebbe più equilibrata e Brozovic potrebbe gestire la regia come sa fare. Lasciamo perdere i commenti sull’arbitraggio: fra lui ed un arbitro decente c’è un …abisso (battuta). Se in Serie A è il Napoli la rivale della Juve per lo scudetto siamo fritti. Una terribile fatica per battere un Cagliari combattivo e ben schierato da Maran con un ottimo Barella.



Almeno con Sarri dava spettacolo in Serie A, ora deve puntare sul famoso lato B ancelottiano. L’allenatore azzurro ha accennato ad un turnover dal quale è emersa una sentenza: senza tutti i titolari i vesuviani farebbero fatica a raggiungere la Champions. Al calare della sera si affrontano Roma e Genoa. Primo tempo con miglior lettura della gara da parte dei rossoblu, che infatti passano due volte in vantaggio. Il primo goal genoano è un gentile regalo di quel broccaccio di Olsen; la Maggica recupera la partita con una splendida rete di Kluivert all’ultimo respiro del primo tempo. Nell’intervallo Di Francesco capisce che Zaniolo non può fare la punta e provvede a portarlo sulla linea dei cinque di centrocampo. Cambia tutta la situazione: la Roma domina e, passata in vantaggio dopo pochi minuti, continua ad attaccare rischiando più volte di arrotondare Il vantaggio. I rossoblu paiono stanchi e nemmeno i cambi migliorano la loro manovra; speriamo che questa osservazione non valga anche per il nostro Governo nei confronti dell’Europa! Entrambe le squadre hanno avuto occasioni per segnare ma il risultato non è cambiato, e penso sia giusto così. Per i giallorossi è parso un incontro veramente dispendioso a livello mentale e, per loro fortuna, l’arbitro non se l’è sentita di assegnare, allo scadere, un rigore abbastanza evidente ai liguri.



In Serie A si devono ancora disputare due partite per la sedicesima giornata: Lazio e Milan si giocheranno fra lunedì e martedì, contro Atalanta e Bologna, l’accesso alle coppe Europee. I casciavit paiono avere una sfida più abbordabile ma, dall’attuale Milan, si può aspettare di tutto, anche dare a Pippo Inzaghi la soddisfazione di vincere. Perchè no?

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