La Battaglia di Anghiari è una delle opere più enigmatiche di Leonardo, seconda solo alla celeberrima Gioconda. In effetti, il mistero che avvolge la Battaglia di Anghiari è fittissimo e ha a che fare con l’esistenza stessa dell’opera, messa in dubbio dai ricercatori che hanno provato a ricostruire la vera storia dell’affresco: “La nostra conclusione è stata che Leonardo non abbia mai dipinto la Battaglia sul muro della sala dove per tanto tempo è stata cercata”, si legge nelle dichiarazioni di Roberta Barsanti, Gianluca Belli, Emanuela Ferretti e Cecilia Frosinini riportate da Fanpage.it. “L’esistenza dei cartoni preparatori – proseguono – è provata e documentata. Quella del dipinto, che conosciamo solo grazie a copie di altri fino ad oggi pervenute, invece no. I materiali che vennero forniti a Leonardo erano solo funzionali al cartone e alla preparazione della parete su cui avrebbe dovuto essere realizzato. Ma la preparazione stessa del muro andò male; e dunque la Battaglia non fu mai dipinta”. (agg. di Rossella Pastore)



Cos’è la Battaglia di Anghiari di Leonardo?

La Battaglia di Anghiari è un’opera di Leonardo Da Vinci. Si tratta di una pittura murale datata tra il 1503-1504 e commissionata per il Salone dei Cinquecento  di Palazzo Vecchio a Firenze, che in quegli anni veniva chiamato la “Sala del Gran Consiglio”. Un’opera ripresa sessant’anni dopo da Giorgio Vasari per via della tecnica usata dal geniale artista toscano che questa volta, rispetto precedenti rappresentazioni di battaglie, decise di rappresentare i personaggi come un turbine vorticoso come fossero delle nubi in tempesta. Questa tecnica ha fatto si che l’open non resistesse nel tempo e diversi storici hanno scritto che al momento del rifacimento da parte del Vasari non è chiaro se fossero ancora presenti dei frammenti dell’opera di Leonardo. Alcuni, infatti, sostengono che Vasari li abbia nascosti, ma non è dato saperlo con certezza. Nel 2020 però alcune ricerche arrivano ad una conclusione: forse Leonardo si è fermato solo alla fase di preparazione del muro mai completata per motivi tecnici.



Battaglia di Anghiari di Leonardo: l’idea della guerra dell’artista

Lo stesso Leonardo, infatti, in una nota dell’epoca scriveva su la Battaglia di Anghiari: “addi 6 di giugno 1505 in venerdi al tocho delle 13 ore cominciai a colorire in palazo nel qual punto del posare il pennelo si guastò il tempo e sonò a banco richiedendo li omini a ragone. Il cartone si straccò l’acqua si versò e rupesi il vaso dell’acqua che si portava e subito si guastò il tempo e piovve insino a sera acqua grandissima e stette il tempo come notte”. L’opera cominciò in malo modo e per questo motivo si dice che in realtà non fu mai realizzata dall’artista. Lo stesso Vasari parlando dell’opera disse: “et imaginandosi di volere a olio colorire in muro, fece una composizione d’una mistura sì grossa, per lo incollato del muro, che continuando a dipingere in detta sala, cominciò a colare, di maniera che in breve tempo abbandonò quello”.



La scena della Battaglia di Anghiari affidata a Leonardo era quella in cui l’esercito fiorentino si scontrava con quello milanese il 29 giugno 1440. L’opera raffigurava cavalieri e cavalli in uno scontro, contorti in torsioni ed eccitati da espressioni forti e drammatiche, che rappresentavano in pieno l’anima della guerriglia. Un’opera in cui Leonardo ha raccontato anche la sua idea di guerra definita dallo stesso artista una pazzia bestialissima come si legge ne suo Trattato della pittura.