A Cascais, in Portogallo, esiste un luogo che “terrorizza” i turisti ed è la famosa Bocca dell’inferno, o Boca do inferno per dirla con il nome originale portoghese. In questo luogo affascinante e per certi versi inquietante si recherà questa sera il buon Roberto Giacobbo per la nuova puntata di Freedom, il programma in onda come sempre il sabato sera in prima serata su Rete Quattro.



Ma perché questo luogo è chiamato Bocca dell’inferno e cosa ha di così inquietante? In poco parole è tutta colpa del suono che viene emesso, una sinfonia tutt’altro che lieta che nel corso dei secoli ha appunto portato a ribattezzare questo posto come una sorta di zona infernale. Partiamo dal dire che se voleste visitare la Bocca dell’Inferno dovrete prendere un aereo e atterrare a Lisbona.



BOCCA DELL’INFERNO A CASCAIS, COME RAGGIUNGERLA

Dalla capitale portoghese a Cascais, che è situata a sud ovest del Portogallo, ci sono circa una trentina di chilometri, mezz’oretta di macchina, di conseguenza si tratta di un luogo facilmente raggiungibile dai turisti. Solitamente il mare è mosso, anche perchè ci affacciamo sull’oceano Atlantico, ed è proprio in quelle condizioni che potrete farvi terrorizzare dal luogo.

Di fatto è una spaccatura nella roccia che proprio grazie alla sua conformità è in grado di generare questi suoni spettrali e nel corso degli anni è divenuta appunto un’attrazione turistica per via della sua unicità. Dicevamo del mare mosso e del vento: in quel caso l’acqua passa attraverso questi tagli giganteschi che si sono creati in milioni di anni, dopo di che l’acqua va a sbattere contro le pareti della stessa roccia. A quel punto, l’acqua che entra emette un suono spaventoso ma nel contempo trova un pertugio in alto, sotto forma però di acqua nebulizzata.



BOCCA DELL’INFERNO E QUELL’ACQUA NEBULIZZATA…

Una immagine che potrebbe ricordare il fumo che viene emesso quando ci sono le alte temperature (avete presente i tombini di New York nei film anni ’70 e ’80?) e che a molti ha ricordato appunto le porte dell’inferno. Unite quindi il suono spettrale, il fumo e l’atmosfera e avrete creato la Bocca dell’inferno.

Ovviamente non vi è nulla di diabolico ne di sinistro, visto che si tratta semplicemente di un fenomeno naturale: l’acqua sbatte contro le pareti e per effetto dei “tunnel” nella roccia, genera poi questo suono non tanto lieve che a molti ricorda il lamentare di una persona. Il momento migliore per visita la Bocca dell’Inferno è l’inverno, quando il panorama diventa davvero inquietante, soprattutto se la osservaste durante una giornata fredda e piovosa. Inoltre è in quel periodo dell’anno che il mare è più agitato, di conseguenza i suoni emessi sono davvero inquietanti e vi lasceranno a bocca aperta, e anche con qualche brividino lungo la schiena. Non ci resta quindi che goderci la puntata di Freedom di oggi, per capire cosa si nasconde dentro questo luogo.