La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler, diretto da Oliver Hirschbiegel

Venerdì 9 febbraio, in prima serata su Rai 3, alle ore 21,20, verrà trasmesso il film storico e drammatico La Caduta – Gli Ultimi Giorni di Hitler. Si tratta di una pellicola del 2004, girata da Oliver Hirschbiegel. Il regista tedesco lavorerà poi a Hollywood dove girerà, tra gli altri, Diana – La storia segreta di Lady D, film biografico su Lady Diana.



La parte di Hitler è affidata al bravissimo Bruno Ganz, volto anche di Tiziano Terzani nel film La fine è il mio inizio e attore feticcio di Wim Wenders, con cui raggiunse la fama internazionale per Il cielo sopra Berlino. Con lui ci sono Alexandra Maria Lara, attrice rumena naturalizzata tedesca nota per il suo cameo nel film Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee, e Ulrich Matthes attore e doppiatore berlinese che ha partecipato a diversi polizieschi come L’Ispettore Derrick e film storici come Monaco – Sull’orlo della guerra nel 2021.



La trama del film La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: la claustrofobica fine del dittatore

Ne La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler la storia è narrata attraverso gli occhi della giovane segretaria Traudl Junge, interpretata da Alexandra Maria Lara. Il film segue gli ultimi giorni di Adolf Hitler, nel bunker in cui si rifugiò con i suoi ultimi fedeli generali nazisti. Il 20 aprile del ’45 la giovane viene svegliata dal frastuono dei bombardamenti, sempre più vicini. A provocare lo spaventoso rumore è l’Armata Rossa che marcia ormai a poco più di 12 chilometri da Berlino.



Mentre Heinrich Himmler, impersonificato dall’attore Ulrich Noethen, tenta di negoziare una disperata resa all’insaputa del Führer e un gruppo della Gioventù hitleriana si prepara a combattere gli Alleati, Hitler, interpretato da Bruno Ganz, si rifiuta di vedere la realtà del cose e decide di non lasciare il suo nascondiglio.
Traudl Junge osserva come il dittatore non colga nessuno dei segnali di pericolo provenienti dall’esterno del bunker, ma continui a pensare il suo impero al sicuro, tanto da organizzare con l’aiuto dell’amante Eva Braun, una festa per gli abitanti del Führerbunker.

Il 22 aprile si apre con una notizia devastante per Hitler. Il generale Felix Steiner riferisce di non avere abbastanza forze armate per combattere e respingere i sovietici, e il Führer avrà un primo, violento crollo psicologico lasciandosi andare ad una crisi di rabbia cieca e insensata.
Intanto Joseph Goebbels (Ulrich Matthes), il ministro della propaganda, sceglie di non evacuare la città di Berlino, mettendo di fatto i propri cittadini in grave pericolo, mentre Hitler perde poco alla volta il contatto con la realtà e la capacità di dare ordini e difendere i berlinesi.

Il suo tempo è giunto alla fine e con sgomento inizia a capire che anche gli uomini più fidati iniziano a tradirlo e ad allontanarsi da lui.
Il 30 aprile Hitler convoca il dottor Werner Haase. Il Führer decide di uscire di scena a modo suo ed essere padrone della sua morte, così si fa consegnare delle fiale di cianuro. Intorno a lui è il caos, e tutti coloro che lo hanno seguito nella sua scellerata visione del mondo sono ora chiamati a scegliere: decidere se seguirlo nella morte o affrontare le truppe degli Alleati e il giudizio del mondo intero che ormai li osserva senza indulgenza.