Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, in una nota commenta uno studio dell’Università della California-Davis, secondo il quale la carne sintetica avrà bisogno di più Co2 di quella tradizionale per la produzione. Si tratterebbe, a suo dire, di un’evidenza che andrebbe a disfare la “propaganda Ue”, smentendo le teorie “pseudoscientifiche”. La ricerca realizzata da Derrick Risner e dai suoi colleghi dell’Università della California a Davis spiega che il potenziale di riscaldamento globale della carne sintetica, definito in equivalenti di anidride carbonica emessi per ogni chilogrammo prodotto, va dalle 4 alle 25 volte rispetto a quella bovina tradizionale.



Il comunicato: “La propaganda Ue si scioglie come neve al sole, smentita dai fatti. Al di là delle tante belle parole di Bruxelles, nei fatti produrre carne sintetica su larga scala emetterà più Co2 di quanto facciano i metodi di allevamento tradizionali: è quanto emerge da una ricerca dell’Università della California-Davis, che smonta le teorie di chi si ostina a difendere la carne da laboratorio. Ancora una volta sono state smentite le teorie pseudoscientifiche di chi, a livello europeo, promuove metodi di coltivazione sintetica della carne in nome di un ambientalismo miope e distruttivo. Le nostre filiere tradizionali sono tra le più sostenibili al mondo, vanno sostenute con politiche alimentari concrete ed efficaci, non sacrificate sull’altare dell’ideologia green”.



Gli Usa approvano la carne sintetica di pollo

Mentre in Europa vari partiti, tra i quali la Lega, fanno la guerra alla carne sintetica, negli Stati Uniti le autorità hanno approvato la vendita di carne di pollo coltivata in laboratorio da cellule animali. Il via libera è arrivato dal Dipartimento dell’agricoltura a due società della California, Upside Food e Good Meat. Lo scopo è quello di produrre e poi offrire carne da laboratorio a ristoranti e in futuro ai supermercati.

Si tratterebbe di una vera e propria svolta per la filiera alimentare di carne. Quest’ultima verrebbe così prodotta in laboratorio, riducendo drasticamente l’impatto ambientale del pascolo e della coltivazione e offrendo un prodotto che secondo i sostenitori sarebbe più eticamente sostenibile. Josh Tetrick, cofondatore di Eat Just, la società a cui fa capo Good Meat, ha affermato: “Invece di tutto il terreno e di tutta l’acqua usata per nutrire gli animali che andranno poi al macello, possiamo fare in modo diverso”, spiega Rsi News.