Secondo quanto avrebbe riferito un funzionario americano anonimo a NewsWeek, ribattuto anche dal quotidiano francese Le Figaro, la CIA, organizzazione di intelligence americana peraltro nata per contrastare l’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, fin dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia si sarebbe impegnata in quella definita una “guerra clandestina” e segreta che mira ad evitare l’escalation del conflitto.



Complessivamente, infatti, secondo il funzionario anonimo, la stessa guerra in Ucraina si muoverebbe costante sul filo della clandestinità, ragione per cui “alla CIA è richiesto di svolgere un ruolo di primo piano nello spionaggio, nei negoziati, nella fornitura di intelligence, nella logistica, nella gestione delle relazioni sensibili con la NATO e, cosa forse più importante di tutte, nel garantire che la guerra non sfugga ulteriormente di mano“. Spiega come alla CIA, attualmente, siano stati forniti dalla Casa Bianca poteri che, normalmente, potrebbe avere solamente il Pentagono, scendendo anche in campo per fornire assistenza militare a Kiev, anche se non intesa come persone realmente schierate, fucili alla mano, di fianco all’esercito regolare dell’Ucraina.



La missione segreta della CIA in Ucraina

Secondo il funzionario citato da NewsWeek, la CIA fin dai primi momenti dell’invasione dell’Ucraina ha dispiegato “meno di un centinaio di persone per volta“, con una cadenza che non è stata resa nota, al fine di svolgere diverse missioni. Tra queste, evidenzia, ci sarebbe anche la lotta alla corruzione, un problema storico e piuttosto noto per il governo di Kiev, che sarebbe ulteriormente peggiorato con l’attuale aumento dei prezzi.

Inoltre, la CIA, tramite un circuito definito clandestino, opererebbe anche al fianco dello stesso Pentagono, utilizzando una flotta di aerei non contrassegnati che atterrano in Polonia carichi di armi e munizioni pronte ad affiancare le consegne della Casa Bianca. Com’è ovvio che sia, l’agenzia di intelligence si impegnerebbe, con sede nella Polonia, anche in attività di controspionaggio, per contrastare l’enorme numero di spie russe insediate tanto nel governo, quanto nell’esercito, dell’Ucraina. Dal punto di vista dell’evitare l’escalation del conflitto, invece, la CIA si troverebbe davanti a due grossi muri, ovvero quello di impedire a Kiev di attaccare oltre le linee nemiche, in terra russa (limite più volte infranto), e quello di impedire che Mosca, blindata e decisamente restia a condividere informazioni ed ascoltare consigli, ricorra, in extremis, all’atomica.