La Commissione Europea ha adottato la decisione di adeguatezza riguardo l’EU-US Data Privacy Framework: si tratta di una scelta che va a risolvere – almeno temporaneamente – la situazione di incertezza giuridica che andava avanti ormai da tre anni, pesando sulle pubbliche amministrazioni e sulle aziende che utilizzavano servizi digitali Usa.
Nella decisione, l’UE afferma che gli Stati Uniti garantiscono un livello di protezione adeguato, pari a quello dell’Unione Europea stessa, per i dati trasferiti dall’UE alle aziende statunitensi. I dati personali possono ora essere scambiati con fluidità tra le aziende americane ed UE che partecipano al Framework, senza che debbano essere garantite ulteriori garanzie a protezione dei dati, come spiega Euractiv.
Cosa cambia con l’accordo
L’EU-US Data Privacy Framework va a risolvere alcune preoccupazioni sollevate dalla Corte di Giustizia Europea. Limita l’accesso ai dati dell’UE da parte dei servizi di intelligence statunitensi a ciò che è necessario e inoltre istituisce un Tribunale di Revisione sulla Protezione dei Dati al quale avranno accesso i cittadini dell’UE. Con il nuovo regolamento, ad esempio, se il DPRC constata che i dati sono stati raccolti in violazione delle nuove norme, potrà disporne l’eliminazione.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE, ha dichiarato: “Il nuovo EU-US Data Privacy Framework garantirà flussi di dati sicuri per gli europei e porterà certezza giuridica alle aziende su entrambe le sponde dell’Atlantico. A seguito dell’accordo di principio che ho raggiunto con il presidente Biden lo scorso anno, gli Stati Uniti hanno attuato impegni senza precedenti per stabilire il nuovo quadro. Oggi facciamo un passo importante per fornire fiducia ai cittadini che i loro dati sono al sicuroStati Uniti e allo stesso tempo per riaffermare i nostri valori condivisi. Dimostra che lavorando insieme possiamo affrontare le questioni più complesse”.