Il film La figlia scomparsa è conosciuto anche come Muro del silenzio, il titolo originale è Campus Caller. Le riprese sono state fatte in Canada, nella maggior parte a Vancouver nella British Columbia. É stato prodotto dalla Odyssey Media. É un film per la tv, non apprezzato molto dalla critica che lo ha considerato debole, con poca suspense e adatto per essere mandato in onda come riempitivo di tempo, in un pomeriggio pigro dove si ha voglia di guardare qualcosa in televisione ma che non richiede troppa attenzione, purtroppo manca di azione e velocità dei tempi, la scrittura dei personaggi non è eccezionale e i ruoli secondari finiscono per essere deboli. Girato in maniera abbastanza dozzinale rimane un film con qualche pecca di troppo e con qualche difetto di base. Nonostante questo la pellicola vanta una trama che permette di raggiungere dei risultati al pubblico e dunque di provare delle emozioni. Si riesce a sorridere e anche a commuoversi a tratti.



La figlia scomparsa, film diretto da da George Erschbamer

La figlia scomparsa lo vedremo su Rete 4 oggi, sabato 11 settembre 2021, dalle 16.55. Si tratta di una pellicola del 2017 è diretta da George Erschbamer i suoi film più recenti sono: Il risveglio della follia, Text to kill: Messaggio per uccidere e Uragano di fuoco. Nel cast troviamo una splendida Victoria Pratt già protagonista di pellicole ad alta tensione come: – Terapia mortale, Ricatto ad alta quota e Appuntamento con la morte. Il ruolo della figlia scomparsa è stato assegnato a Ireland Baldwin alla sua prima esperienza importante davanti alla macchina da presa.



L’attrice ha 24 anni ed è figlia d’arte, difatti è nata dalla relazione tra l’attrice Kim Basinger protagonista indimenticabile di 9 settimane e ½ e l’attore Alec Baldwin.

La figlia scomparsa, la trama del film

La figlia scomparsa è un thriller con alcuni colpi di scena, storie intrigate e un finale a sorpresa. La protagonista è Victoria Duncan interpretata da Victoria Pratt. La donna fa la detective e ogni giorno è alla ricerca di persone scomparse o che vengono uccise e fatte scomparire nel nulla. La situazione si complica quando a dileguarsi sono sua figlia Macey e l’amica di università Angie. La donna sorpresa si allarma, perché la ragazza non aveva motivi validi per allontanarsi da casa, quindi qualcosa è successo e teme per la sua vita.



L’agente appena lanciato l’allarme si reca al campus per capire cos’è successo e avere a sua disposizione qualche informazione per mettersi sulle loro tracce. Quello che all’inizio sembra una scomparsa senza motivo alla fine si rivela più problematico.

Victoria nel fare in giro domande al personale e agli studenti si rende conto che molti si rifiutano di parlare, l’omertà interessa non solo i docenti ma anche gli amici di corso della figlia. A forza di fare domande, scopre che le ragazze qualche giorno prima della scomparsa sono state espulse dall’università perché avevano fatto irruzione all’interno del laboratorio di biologia, di conseguenza nei giorni successivi non hanno frequentato l’ateneo e nessuno se n’è preoccupato visto che non erano più obbligate a frequentare le lezioni.

La detective a questo punto concentra le sue indagini su questo dettaglio e comincia ad approfondire le attività che vengono svolte nel campus. Analisi dopo analisi, inchieste dopo inchieste, la donna deve affrontare un muro di burocrazia che frena il suo lavoro, oltretutto deve fare i conti con insabbiamenti invalicabili che fanno presagire non solo di essere ostacolata da un abuso di potere, ma tra intrighi e piani molto equivoci viene a galla una verità più inquietante, probabilmente nel meccanismo è coinvolto anche il governo. I risvolti saranno inaspettati, nei loschi piani non sono coinvolti soltanto alcuni docenti e universitari ma anche personalità politiche. Riuscirà Victoria a trovare le due ragazze?