Francia, persone con HIV possono entrare in polizia

In Francia, il Governo ha deciso di aprire alla possibilità di appartenere al corpo della polizia per le persone affette da HIV. Un’ordinanza del ministero dell’Interno, pubblicata il 9 dicembre, abolisce le disposizioni che impedivano l’ingresso nelle forze dell’ordine delle persone sieropositive. Dopo anni di lotte delle associazioni LGBT, il Ministero ha deciso di abrogare un decreto che si basava su un sistema di riferimento denominato Sigycop. “Con questa scala, originariamente concepita dalla medicina militare, il semplice fatto di essere sieropositivi portava a una generale incapacità di lavorare come agente di polizia. I progressi nella cura dell’HIV non sono stati presi in considerazione”, spiega Johan Cavirot, presidente dell’associazione Flag, a La Croix.



Per il momento, questa apertura riguarda solo le forze dell’ordine e non ancora vigili del fuoco e gendarmeria. Oggi, però, l’HIV è una sindrome che prevede cure e trattamenti: può essere tenuta sotto controllo e soprattutto non c’è alcun rischio che un agente di polizia sieropositivo possa infettare qualcuno in caso di infortunio che causi perdita di sangue.



I diabetici seguono da vicino i cambiamenti

“Per il momento questa apertura riguarda solo le forze dell’ordine, ma mi auguro che il ministero adotti le stesse disposizioni per chi vuole diventare pompiere o entrare nella gendarmeria. Il prossimo passo sarà aprire l’accesso all’esercito, che è ancora vietato alle persone che vivono con l’HIV”, sottolinea Johan Cavirot a La Croix. La vittoria delle persone sieropositive è stata seguita da vicino dai diabetici, che ad oggi in Francia non possono neanche entrare in polizia, così come diventare soldati, vigili del fuoco, vigili urbani e così via.



“Il verificarsi dell’ipoglicemia può interrompere la vigilanza e le capacità di reazione ancor prima che l’interessato ne percepisca la realtà fisica”, aveva precisato nel febbraio 2021 il ministero dell’Interno in una risposta scritta a un deputato. Secondo il dottor Jean-François Thebaut, vicepresidente della Federazione francese dei diabetici, però, “Anche in questo caso dobbiamo tenere conto dei progressi terapeutici. Oggi esistono pompe per insulina o sensori di glucosio che possono prevenire in modo molto efficace l’insorgenza di ipoglicemia. Non chiediamo che tutti i diabetici possano accedere a tutte le posizioni all’interno della polizia. Vogliamo che ogni caso venga esaminato individualmente. Oggi nulla impedisce a un diabetico di lavorare, ad esempio, come agente di polizia responsabile della sicurezza informatica dietro un computer” ha concluso.