Quanto accaduto presso la Naval Medical University di Shanghai, ateneo di prestigio della Cina, ha dell’incredibile e sembra giunto direttamente da una pellicola hollywoodiana. Come riportato da infowars.com, alcuni ricercatori hanno deciso di far partorire… un topo maschio. Come è potuto succedere? La vicenda è un po’ particolare in quanto il topolino che ha partorito era stato prima castrato e poi unito tramite chirurgia con una femmina. In seguito gli scienziati dell’università cinese hanno impiantato nello stesso topo maschio un utero, per poi fecondare entrambi i ratti.
Alla fine tutti e due hanno partorito tramite un taglio cesareo. Lo studio è stato pubblicato su bioRxiv.org, e gli scienziati hanno spiegato che il loro obiettivo è stato quello di capire se un topo di sesso maschile avesse potuto partorire in tranquillità come una femmina della sua specie: «Abbiamo cercato di capire – si legge sulla rivista – se una gravidanza maschile possa generare nati vivi una volta risolti i problemi speculativi. Il tasso di successo era solo del 3,68%, ma potevano nascere altri dieci cuccioli».
TOPO MASCHIO PARTORISCE: “E’ POSSIBILE UN NORMALE SVILUPPO EMBRIONALE”
Quindi i ricercatori aggiungono: «La nostra ricerca dimostra la possibilità di un normale sviluppo embrionale negli animali mammiferi maschi e potrebbe avere un profondo impatto sulla ricerca sulla biologia riproduttiva». In base a quanto riferito, l’esperimento, per certi versi bizzarro e per certi geniale, è lo sviluppo di un precedente studio realizzato dalla NYU School of Medicine, e in cui i ricercatori hanno analizzato la possibilità di trapiantare l’utero in «donne geneticamente XY», ovvero negli uomini.
Quello studio venne poi pubblicato sul Journal of Medical Ethics, e i ricercatori sostennero come fosse importante per i transgender avere «un accesso equo ai trapianti uterini». Resta comunque da vedere quale impatto possa provocare dal punto di vista etico tale esperimento, soprattutto nel momento di forte “fibrillazione” sul tema, che stiamo attraversando.