Il Tribunale di Ancona ha assolto un 51enne tunisino denunciato da una vicina di casa secondo la quale lui le aveva fatto la cosiddetta “mano morta” sulle scale del palazzo al fine di toccarle il fondo schiena. L’uomo, inoltre, gode di un pessimo rapporto con gli altri inquilini del palazzo in cui vive, che più volte hanno lamentato il mancato rispetto nelle norme condominiali, al punto di denunciarlo, oltre che per la violenza sessuale, anche per molestie e minaccia aggravata. Per il Tribunale di Ancona, però, la mano morta non sarebbe sufficiente per riconoscere il reato di violenza, mentre le altre accuse rivolte all’uomo sono state riconosciute, imputandogli una pena a 10 mesi di reclusione.



Tribunale di Ancona: “La mano morta non è violenza sessuale”

Secondo la denuncia della vicina 38enne rivolta al 51enne tunisino, su cui si è espresso il tribunale di Ancona, “stava scendendo senza la maglietta addosso e io ho sentito la sua mano contro di me. Era il periodo del Ramadan”, ha riferito la donna, sottolineando che “lui era ubriaco, mi ha urtata e ha detto cose sporche. Non c’è stato mai un giorno in cui ho vissuto tranquillamente. Lui beveva sempre poi litigava con tutti noi del palazzo”. Una situazione concordata anche dai restanti inquilini, che hanno sporto a loro volta denuncia con l’accusa di molestie e minaccia.



Stando ai racconti resi al tribunale di Ancona, infatti, il 51enne tunisino non rispettava quasi mai le regole condominiali, facendo scattare diversi litigi accesi con i vicini. In alcuni casi non mise la mascherina sulle scale e venne trovato più volte a bivaccare nei luoghi comuni, talvolta in compagnia di amici, tutti completamente ubriachi. “Una volta”, ha raccontato la 38enne delle mano morta sulle scale, “mi sono affacciata dal balcone con mio figlio e lui ha mimato dei gesti sessuali anche davanti a lui. Poi mi ha minacciata di colpirmi, con una mazza di ferro in mano. Era sempre così. Una volta mi ha detto ‘facciamoci una canna così ci calmiamo tutti'”. Non solo, perché al tribunale di Ancona ha anche raccontato di sputi sulla sua auto e oggetti lanciati sul suo balcone.

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