Si parla di memoria stamane negli studi di Uno Mattina e ospite vi era Fabrizio Stocchi, neurologo dell’università San Raffaele di Roma. “La memoria è un elemento che si può allenare – spiega l’esperto al tavolo mentre simula una partita a carte – è un aspetto estremamente complesso e le carte sono un esempio di working memory, una memoria immediata che ti consente di usare le info che hai, che immediatamente apprendi ma che non immagazzini, una volta finita la partita non ci si ricordano più le carte, è una memoria immediata, che è la stessa memoria che sta usando lei per condurre la trasmissione”.



E ancora: “La prima cosa è la memoria visiva, bisogna riconoscere i volti ad esempio, una cosa che occupa un grande spazio nel nostro cervello in quanto l’uomo è fatto per vivere in società è un essere sociale. Noi utilizziamo dei pixel come nelle memorie dei computer: non so se vi siete mai domandati come mai abbiamo tante difficoltà nel distinguere due cinesi? I nostri sistemi non sono dirimenti per razze diverse”. A Uno Mattina si parla anche del cibo che allena la memoria e in studio vi è l’angiologo e nutrizionista Mauro Mariani: “Il gioco quotidiano è di creare anti ossidanti e come sappiamo sono presenti in frutta e verdura fresca, anche il metabolismo gioca un ruolo fondamentale sulla nostra memoria e la nostra concentrazione, più sale e più zuccheri giocano un ruolo determinante”.



LA MEMORIA SI PUO’ ALLENARE, MARIANI: “ECCO I CIBI UTILI E MENO”

Di nuovo il professor Stocchi: “L’attività sportiva è molto importante, anche per prevenire malattie come l’Alzheimer. L’esercizio fisico è dimostrato che aumenta la plastilità cerebrale, plastico significa che il cervello si adatta e mette in moto alcuni meccanismi che producono una traccia che è la memoria. Questi sistemi plastici possono essere aiutati dall’esercizio fisico”. Sui cibi più adatti: “I cereali integrali – ha ripreso la parola il nutrizionista Mariani – mi rivolgo soprattutto ai giovani perchè già in tenera età si inizia a formare cervello e memoria, assumendo grassi saturi il nostro cervello si allena male. Bene anche l’avocado, il pomodoro e i frutti di bosco”.



Il professor Stocchi ha poi parlato degli allarmi: “Quando il difetto di memoria inizia a creare problemi nella vita quotidiana e comincia a diventare qualcosa di sempre più presente. Non dobbiamo confondere i disturbi di attenzione da quelli di memoria. Noi abbiamo due memorie, quella che immagazzina determinati eventi in automatico, e poi c’è la memoria che noi creiamo, quella nozionistica che impari studiando e che è molto più difficile da immagazzinare”.