Zelensky ha definito “assurda” la decisione per aver rifiutato di offrire all’Ucraina un rapido ingresso nella NATO una volta che la guerra sarà terminata. Joe Biden avrebbe resistito alle pressioni della Gran Bretagna e delle nazioni dell’Europa orientale per portare l’Ucraina nell’Alleanza: il presidente Usa, tra l’altro, ieri sera avrebbe saltato la cena con i leader dell’alleanza per prepararsi a un “grande discorso” il giorno successivo. I leader del G7 prevedono invece di offrire a Kiev una garanzia di sicurezza “in stile israeliano”, promettendo un sostegno militare a lungo termine.
Rishi Sunak, primo ministro inglese, ieri sera ha affermato che l’offerta della NATO, unita al pacchetto sicurezza del G7 redatto a margine del vertice, aiuterebbe a “riportare la pace” in Europa una volta che la guerra sarà finita. Tuttavia, questo non avverrà: l’unica garanzia saranno le tutele concesse ai membri della NATO ai sensi dell’articolo 5, che obbliga tutti gli stati membri a rispondere a un attacco contro uno qualsiasi dei membri. Infatti, il timore di Germania e Stati Uniti è che vengano trascinati in un conflitto diretto con la Russia.
La rabbia di Zelensky
Dopo aver criticato la decisione degli Alleati su Twitter, ieri, nel corso della giornata a Vilnius, Zelensky ha raddoppiato le sue critiche durante una manifestazione filo-ucraina. “Oggi sono partito qui con fede… in una NATO forte, in una NATO che non esita, non perde tempo e non diffida di nessun aggressore”, ha detto alla folla. “Vorrei che quella fede diventasse fiducia – fiducia nelle soluzioni che meritiamo e che ognuno dei nostri soldati, ogni nostro cittadino, ogni nostra madre… Si aspetta. È troppo desiderare questo?” ha proseguito.
Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, ha affermato che gli Stati membri nella loro dichiarazione hanno concordato un “percorso chiaro verso l’adesione dell’Ucraina”. Il comunicato del vertice parla della necessità di “riforme democratiche e del settore della sicurezza” prima che qualsiasi decisione venga presa dall’Alleanza. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov
ha affermato che una mossa per accelerare l’adesione dell’Ucraina alla Nato sarebbe “potenzialmente molto pericolosa per la sicurezza europea”. Intanto la Francia ieri si è unita alla Gran Bretagna nella promessa di inviare la sua versione dei missili da crociera a lungo raggio, mentre la Germania ha offerto un pacchetto di supporto del valore di 596 milioni di sterline.