“La nevicata del 56′”: la storia del brano
“La nevicata del 56′” sarà riproposta da Giordana Angi a Sanremo. Si tratta di un brano scritto da Franco Califano, Fabio Massimo Cantini, Luigi Lopez e Carla Vistarini che fu destinato, inizialmente, a Gabriella Ferri ma che poi venne portato da Mia Martini al Festival di Sanremo nel 1990. La canzone ricorda lo storico episodio meteorologico che colpì tutta l’Europa e l’Italia nel 1956, arrivando ad imbiancare molte città raramente colpite dalla neve, tra cui anche Roma, caratterizzando quel mese di Febbraio non solo per la neve, ma anche per le temperature che arrivarono a toccare 0 gradi, in alcune regioni del Nord addirittura -34 gradi. Il brano racconta la malinconia di tempi passati, di istanti semplici e di giornate in cui la gioia regnava semplicemente ascoltando una canzone alla radio. Dell’allegria davanti ad una partita di calcio e della felicità nel sentire il suono di un fiume piuttosto che del rumore assordante delle automobili che circondavano la città.
Inizialmente la canzone, scritta originariamente da Franco Califano, era nata come una dedica d’amore da parte di un uomo verso una donna, immaginando come la città completamente bianca, dopo una grande nevicata, sarebbe stata finalmente degna della bellezza posseduta dalla giovane donna. Il brano, però, fu poi riadattato da Carla Vistarini che riuscì, comunque, a creare un grande successo facendo vincere il premio della critica a Mia Martini che, successivamente, dopo la sua prematura morte, è stato a lei intitolato dal 1996. Mia Martini, importante interprete del famoso e toccante brano “Almeno tu nell’universo” che portò a Sanremo nel 1989, e da sempre considerata la voce più bella ed intensa nella musica leggera italiana, farà venire i brividi persino a Ray Charles – ospite come artista straniero – con il brano ” La nevicata del 56′” ; non solo per la sua voce graffiante ed intensa, ma grazie anche alla sua interpretazione distinta ed espressiva, capace di far tornare indietro il tempo e i ricordi ormai lontani e mettendo in evidenza, in modo importante, la nostalgia e la malinconia di quegli anni.
Testo del brano “la nevicata del 56”
Ti ricordi una volta
Si sentiva soltanto il rumore del fiume la sera
Ti ricordi lo spazio
I chilometri interi
Automobili poche allora
Le canzoni alla radio
Le partite allo stadio
Sulle spalle di mio padre
La fontana cantava
E quell’aria era chiara
Dimmi che era così
C’era pure la giostra
Sotto casa nostra e la musica che suonava
Io bambina sognavo un vestito da sera
Con tremila sottane
Tu la donna che già lo portava
C’era sempre un gran sole
E la notte era bella com’eri tu
E c’era pure la luna molto meglio di adesso
Molto più di così
Com’è, com’è, com’è
Che c’era posto pure per le favole?
E un vetro che riluccica
Sembrava l’America
E chi l’ha vista mai?
E zitta e zitta poi
La nevicata del ’56
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì
L’hai più vista così?
Che tempi quelli
Na na, na na, na na
E Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì
L’hai più vista così?
Che tempi quelli