L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inaugura una nuova, intensa stagione di concerti con i grandi interpreti del panorama internazionale: Antonio Pappano, Herbert Blomstedt, Trevor Pinnock, Sir Eliot Gardiner, James Levine, Semyon Bychkov, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Myung-Whun Chung, Gianandrea Noseda, Maurizio Pollini, Stefano Bollani, Beatrice Rana, Grigory Sokolov, Julia Fischer, sono solo alcuni dei protagonisti che dall’11 ottobre saliranno sul palco della Sala Santa Cecilia. 



Il concerto di inaugurazione della Stagione Sinfonica (16 ottobre) verrà trasmesso in differita su RAI 5 alle ore 21.15 e in diretta su RAI Radio 3.

 Dopo i mesi di chiusura forzata la stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si prepara a ripartire, pronta a offrire al pubblico un cartellone sempre ricco di qualità. Una nuova sfida, che non cambia il legame di affetto che lega l’Accademia al suo pubblico da oltre cento anni. Alle porte di una nuova stagione musicale riprendono con regolarità i concerti nella Sala Santa Cecilia così come la campagna abbonamenti e le agevolazioni per i più giovani.

Un calendario di ventotto concerti sinfonici, ventidue da camera due tour europei impegneranno l’Orchestra e il suo Direttore Musicale Sir Antonio Pappano in autunno e in primavera. La produzione sinfonica in programma sarà interamente coperta dall’Orchestra, affiancata in dodici concerti dal Coro, istruito da Piero Monti.

Da ottobre a maggio, Antonio Pappano che ormai vanta un lungo sodalizio – giunto al quindicesimo anno – alla guida dell’Orchestra, sarà sul podio per otto produzioni. Dopo l’inaugurazione con il Te Deum di Bruckner e Das Lied von der Erde di Mahler – brani monumentali che in qualche modo rispecchiano lo stato d’animo e la riflessione spirituale che l’attuale situazione mondiale induce in tutti noi – il Direttore Musicale spazierà in un vasto repertorio, offrendo al pubblico uno spaccato di autori ed epoche diverse, dall’opulenza timbrica delle Canzoni e Mottetti di Giovanni Gabrieli, pietra miliare dello sviluppo della tradizione policorale veneziana, fino alla Kammersymphonie n. 9 di Schönberg, senza dimenticare la Passione secondo Matteo di J.S. Bach e la Messa di Gloria di Gioachino Rossini.

Una parata di stelle arricchisce il cartellone con autorevoli nomi del concertismo internazionale come Maurizio Pollini, Stefano Bollani, Beatrice Rana, Jan Lisiecki, András Schiff, Grigory Sokolov, Jean-Yves Thibaudet, Julia Fischer, Leonidas Kavakos, Mario Brunello, Salvatore Accardo, Maxim Vengerov per citarne alcuni. Sul podio di Santa Cecilia torneranno direttori noti e amati dal pubblico, come Vasily Petrenko, Semyon Bychkov, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Myung-Whun Chung, Gianandrea Noseda, Trevor Pinnock, Sir John Eliot Gardiner, Jakub Hrůša, Juraj Valčuha, John Adams James Levine, uno dei mostri sacri della bacchetta che ha diretto l’ultima volta a Santa Cecilia nel 2002. Da segnalare il ritorno dopo quasi venticinque anni dall’ultimo concerto nel 1996, di Herbert Blomstedt, il più longevo dei direttori attualmente attivi, specialista del repertorio tedesco, che superata la soglia dei novant’anni è impegnato in una intensa attività concertistica e a Santa Cecilia dirigerà la Sinfonia n. 5 di Anton Bruckner.

Molti i debutti: prima volta a Santa Cecilia per l’olandese Jaap van Zweden, attuale Direttore Musicale della New York Philharmonic e per il finlandese Jukka Pekka Saraste; per Alpesh Chauhanattuale Direttore della Birmingham Opera Company che dirigerà Beatrice Rana nel Concerto n. 2 di Rachmaninoff; prima volta anche per Kazuki Yamada Direttore Principale e Direttore artistico dell’Orchestre Philharmonique di Montecarlo che dirigerà Luigi Piovano nelle Variazioni Rococò di Čajkovskij. Trevor Pinnockpur essendo una presenza abituale delle stagioni ceciliane, debutterà alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia nell’Oratorio di Natale di J. S. Bach. E ancora, prima volta in calendario di stagione per Carlo Rizzari che dirigerà una serata interamente dedicata alla musica spagnola.

Tra le voci, non mancheranno nomi noti come la star della lirica Markus Werba che sarà interprete di una importante produzione, il ciclo Des Knaben Wunderhorn di Mahler, eseguito per la prima volta in forma integrale a Santa Cecilia nel corso di due serate sotto la direzione di Daniele Gatti. Nella Passione secondo Matteo diretta da Antonio Pappano, Julian Prégardien e Carolyn Sampson noti interpreti bachiani saranno affiancati da un cast internazionale specialista di questo repertorio.

Tra gli emergenti ricordiamo i tenori americani Clay Hilley (in Mahler nel concerto inaugurale di stagione) e Brian Jagde (interprete delle Otto romanze di Verdi nella trascrizione di Luciano Berio); il francese Benjamin Bernheim (nell’Elias di Mendelsshon) e l’esuberante soprano sudafricano Golda Schultz (che ascolteremo nel Requiem tedesco di Brahms), considerata una delle più talentuose e versatili oggi sulla scena; gli italiani Mariangela Sicilia, Raffaele Lupinacci Gianluca Buratto nel cast dello Stabat Mater di Rossini; Sara Mingardo Andrea Mastroni in quello della Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Gergiev.

Ampio spazio a talenti emergenti del panorama internazionale come Tom Borrow, ventenne pianista israeliano salito alla ribalta nel gennaio 2019 – oggi nel pieno di una carriera folgorante che nel corso dell’anno lo vedrà debuttare con le più importanti orchestre – e che a Santa Cecilia eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra K 491 di Mozart diretto da Semyon Bychkov; debutto per il violinista ucraino Valerij Sokolov, considerato uno dei più interessanti della sua generazione; prima volta sul palco ceciliano per il pianista andaluso Javier Perianes e per il pianista islandese Víkingur Ólaffson che il New York Times ha definito il ‘Glenn Gould’ d’Islanda.