Se si è diabetici si può mangiare la pizza? Una domanda che spesso e volentieri chi ha il diabete si pone e che ovviamente risulta essere lecita visto che è noto e risaputo che chi soffre di questa patologia deve seguire un certo piano alimentare senza sgarrare. Per cercare di dare una risposta ne ha parlato Cook del Corriere della Sera, precisando che la discriminante è rappresentata dal tempo di lievitazione della pizza che un diabetico deve mangiare.
A dimostrarlo è stato uno studio sperimentale tutto italiano, condotto dall’Università Vanvitelli e dalla Federico II di Napoli, città quest’ultima che è la patria per eccellenza della pizza. Lo studio è stato condotto in particolare su 20 bambini che soffrono di diabete mellito di tipo 1 e che sono stati appunto osservati per cercare di comprendere al meglio quali fossero gli effetti sulla glicemia da parte di una tradizionale pizza napoletana lievitata per più di 24 ore. In contemporanea ai 20 bimbi è stato proposto di mangiare anche una pizza lievitata un terzo del tempo di cui sopra, leggasi 8 ore.
LA PIZZA PUÒ ESSERE MANGIATA DAI DIABETICI? IL RISULTATO DELLO STUDIO
Si tratta di un protocollo sperimentale che è stato chiamato Pizzatronic, e che punta a cercare di superare quelle difficoltà di gestione del livello di glicemia delle persone che soffrono di diabete, soprattutto se sono sottoposte a trattamento insulinico, dopo aver mangiato una gustosa pizza. Attenzione però perchè stando allo studio non tutte le pizze sono uguali e la differenza la fa proprio il tempo di lievitazione.
Tra l’altro, come ricorda Cook, il lievito è un elemento basilare anche per tutti gli altri commensali, visto che è legato alla digeribilità delle stessa pizza: una pizza poco lievitata rischia di farlo poi nello stomaco, allungando i tempi di digestione. L’esperimento è stato condotto da Dario Iafusco, docente dell’università Vanvitelli assieme alla sua équipe del Centro regionale di Diabetologia pediatrica «G. Stoppoloni», e ai piccoli pazienti sono state sottoposte due pizze, una ad una distanza di una settimana dall’altra, con lievitazione di 24 e 8 ore.
LA PIZZA PUÒ ESSERE MANGIATA DAI DIABETICI? IL COMMENTO DEL PIZZAIOLO CAPUANO
Dopo di che sono stati monitorati fino alla mattina successiva attraverso un dispositivo che misurava l’insulina e un sensore glicemico. Nel caso della lunga lievitazione non sono emerse controindicazioni per i pazienti diabetici, di conseguenza si tratta di una vera e propria vittoria della pizza tradizionale napoletana.
«Noi misuriamo finanche l’acqua ed è dunque più facile poter disporre in questo modo di un alimento controllato in tutte le tue articolazioni, per questo motivo adatto anche a pazienti diabetici o comunque con particolari problemi. Lo studio ha premiato la lievitazione lenta, quella sulle 24 ore, che non ha dato alcun problema», ha commentato Vincenzo Capuano, fra i pizzaioli coinvolti nella sperimentazione. Meglio quindi assicurarsi che la pizza sia a lunga lievitazione qualora foste dei diabetici e aveste voglia di una bella pizza.