“La promessa dell’alba” è un film basato sull’omonimo romanzo dello scrittore Romain Gary, che nel testo parlò proprio della sua vita. Si tratta dunque di una storia vera nella quale viene messo in risalto il rapporto viscerale con la madre. Nel romanzo, l’uomo racconta infatti del suo rapporto viscerale con la madre, Nina, una donna molto forte e decisa. Romain ripercorre la propria infanzia in Lituania e poi la fuga nel sud della Francia, in tenera età, per sfuggire alle persecuzioni razziali di Hitler.
Proprio il rapporto con la madre porterà Romain Gary a diventare uno dei più grandi scrittori del 20esimo secolo e a vivere una vita ricca di avventure e colpi di scena. Allo stesso modo, però, quel legame sarà per sempre un fardello pesante per il romanziere.
Storia vera di Romain Gary: il suicidio alla vecchiaia
Va in onda questa sera il film “La promessa dell’alba”, basato sulla storia vera dello scrittore Romain Gary, vissuto ad inizio ‘900. Nato a Vilnius nel 1914, Gary si trasferì in Francia all’età di tredici anni e studiò giurisprudenza prima di arruolarsi nell’aviazione. Nella sua carriera pubblicò vari romanzi e racconti sotto pseudonimo. Morì nel 1980 suicida.
Sposò prima la scrittrice Lesley Blanch e poi l’attrice americana Juan Seberg, dalla quale divorziò. L’attrice si uccise, e la stessa sorte toccò a lui dopo poco più di un anno. Il suicidio di Juan arrivò nel settembre 1979: profondamente depresso dopo il sopraggiungere della vecchiaia, si suicidò sparandosi alla tempia. Nel giorno della morte, indossò una vestaglia rosso vermiglio perché il sangue non si notasse troppo.
Storia vera di Romain Gary: la vita
Il film La promessa dell’alba abbraccia quella che è a tutti gli effetti una storia vera. La pellicola diretta dal regista Éric Barbier nel 2017, trae infatti spunto dal vissuto dello scrittore Romain Gary, che nel romanzo omonimo pubblicato nel 1960 narra la storia della sua vita. L’autore, fin da bambino legato profondamente alla madre, di origine ebrea, trascorre i suoi primi anni nell’Europa dell’Est, poi poco più che adolescente si trasferisce in Francia, vive poi in età adulta i terribili anni della guerra e l’antisemitismo.
Nel film e nel romanzo, il personaggio di Romain Gary, commenta e analizza le sue vicende attraverso una serie di eventi ed epoche mentre i ricordi, ancora nitidi nella sua memoria, sprigionano riflessioni commuoventi tra reale e immaginario. Nel film, così come nella storia vera, si parte dalla fuga del protagonista e della sua famiglia dalla Polonia, per via dell’ascesa al potere di Hitler.
Storia vera di Romain Gary, film La Promessa dell’Alba
La storia vera di Romain Gary si intreccia nel film La Promessa dell’Alba, dove vengono riassunti fatti di una vita ricca di avventure e misteri, ma anche di sfumature affascinanti. Lo scrittore Romain Gary, diventato anche ambasciatore e cineasta, è morto suicida nel 1980, proprio come la sua ex moglie Jean Seberg. Ai successi dell’autore ha senza dubbio contribuito la madre, che lo ha sempre spronato e a cui lui era enormemente legato.
Il regista del film, Barbier, ha così descritto la vita incredibile dei protagonisti del film: “La loro è una vita che in fondo è un susseguirsi di occasioni afferrate o mancate, di incontri, di azzardi finiti bene e di azzardi finiti malamente. È una sovrabbondanza di situazioni. La materia prima del romanzo batte l’immaginazione e ci mette davanti ad una molteplicità vertiginosa di scene”.