Anche per La Rappresentante di Lista è tempo di emozioni in un’esibizione che li vedrà protagonisti sul palcoscenico di Battiti Live. Diva è la nuova canzone con la quale il gruppo è uscito negli scorsi giorni, un brano emblema dell’accettazione della diversità, senza nessun schema o pregiudizio. La canzone rimane protagonista dello stile dei due ragazzi che hanno sempre dichiarato di fare una musica gender fluid e cioè senza un vero e proprio genere di appartenenza. Passiamo alla vita privata del gruppo, anzi alla vita sentimentale dei due protagonisti. Questo non è argomento di gossip, anche se si chiacchiera che tra i due in passato ci sia stata una storia adesso la collaborazione è platonica vissuta come una bella amicizia e una fruttuosa collaborazione artistica.
La Rappresentante di Lista: un gruppo alternativo
Il simpatico nome del gruppo “La Rappresentante di Lista” chiamato anche LRDL, si compone di due artisti; Veronica Lucchesi nata a Viareggio trentaquattro anni fa, e Dario Mangiaracina. Nel 2011 Veronica si trova a Palermo, per questo non può presentarsi alle votazioni per il referendum abrogativo contro il nuclare, così non potendo votare nella propria città trova un escamotage; si iscrive a una lista politica del luogo per poter votare fuori sede. Quando incontra Dario Mangiaracina, originario di Palermo impegnato come lei in un progetto teatrale,decidono di provare a formare un gruppo musicale e l’esperienza di Veronica come rappresentante di lista, fa divertire il duo che decide di acquisirlo come nome del gruppo. Si uniscono Erika Lucchesi, Marta Cannuscio rispettivamente voce e batteria, Enrico Lupi alla tromba e Roberto Calabrese Synth. Tre anni dopo esce il loro primo album dal titolo “Per la via di casa”, cantano in italiano e in tedesco brani folk e alternativi. Dopo un’escalation di successi, alimentati dalla passione oltre che per la musica per la presenza scenica e per il teatro, nel 2022 partecipano al Festival di Sanremo arrivando al nono posto con la canzone “Ciao Ciao”. Il brano è presto diventato un tormentone , ancor di più ha fatto scalpore il gesto del pugno chiuso, segno antifascista che la cantante ha esibito sul palco del Teatro Ariston. Il gesto ha avuto una serie di critiche ma d’altro canto come poteva non essere così su un palco come quello altro non poteva che creare scalpore.