La rivolta dei pretoriani, diretto da Alfonso Brescia

Venerdì 18 agosto, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16,55, andrà in onda il film di genere storico peplum del 1964 La rivolta dei pretoriani. La regia è di Alfonso Brescia, noto anche con lo pseudonimo di Al Bradley. Molto attivo nel cinema di genere italiano, ha diretto oltre 60 opere, alcune delle quali da lui stesso prodotte, trattando tutti i generi popolari e considerati commerciali tra gli anni ’60 e ’70, dal thriller alla sceneggiata, dal peplum al film bellico, al fantascientifico. Il soggetto e la sceneggiatura sono affidati a Giampaolo Callegari, la fotografia è a cura di Pier Ludovico Pavoni e le musiche sono Carlo Franci. La pellicola è recitata indossando costumi dell’epoca, per questo è definita un “peplum”.



Nel cast troviamo Richard Harrison, attore di b-movies e l’incredibile Moira Orfei, la regina del circo, la cui carriera cinematografica è stata in relatà molto prolifica, lavorando per grandi registi come Mario Monicelli, in Casanova ’70, e Dino Risi, nel celeberrimo Profumo di Donna, film che ha visto anche un grandioso remake con Al Pacino. Completano il cast Piero Lulli, Giuliano Gemma, Ivy Holzer, Salvatore Furnari, Fedele Gentile, Massimo Carocci, Aldo Cecconi, Mirko Ellis, Renato Montalbano, Paola Pitti



La trama del film La rivolta dei pretoriani: come si rovescia una dittatura

La storia de La rivolta dei pretoriani si svolge nell’antica Roma, più precisamente nell’anno 96 d.C., quando governa l’imperatore Domiziano, interpretato da Piero Lulli. Il sovrano teme fortemente l’insorgere di una rivolta da parte degli schiavi. La sua reazione istintiva è quella di rafforzare ancor di più il potere, esercitando una tirannia molto stringente e lasciandosi affascinare dalle lusinghe di una piccola élite di amici, senza prestare attenzione al popolo preoccupato per la crescente cattiveria.



L’imperatore rimane progressivamente isolato poiché i fedeli sono sempre meno ma Artamne, interpretata da Moira Orfei, è una compagna di carattere perfido che non lo abbandona. Anche la Guardia Pretoriana è fedelissima, sotto il dominio attento di Valerio Rufo, il centurione impersonato da Richard Harrison, che infligge pene molto severe a tutti coloro che dichiarano di non essere allineati con le idee dell’imperatore.

Emerge però un comportamento un po’ strano da parte del centurione: la fedeltà non sarebbe dettata da sentimenti sinceri. Valerio Rufo, infatti, sembra impegnarsi per ostacolare l’instaurazione di una dittatura feroce. Si nasconde sotto un mantello realizzato con la pelliccia e assume il soprannome di Lupo Rosso. Intorno a lui si forma un gruppo di rivoltosi che include Lucilla, l’attrice Paola Pitti, della quale si innamora.

Anche il senatore Nerva, interpretato da Giuliano Gemma, prova a fare qualcosa di concreto per ripristinare i canoni della giustizia. Lucilla finisce nelle mani dell’imperatore e il Lupo Rosso rischia la vita pur di salvarla. Entrano in scena altri pretoriani e il destino della contesa prende una svolta diversa, con un rovesciamento di potere che mira a portare il senatore Nerva al comando…