LA NUOVA ROMA DI MOURINHO

Come cambierà la Roma con José Mourinho? La notizia della firma dello Special One ha sconvolto – positivamente – il calcio italiano: il grande ritorno dell’allenatore portoghese è “tanta roba”, come si direbbe in gergo, ma adesso è chiaro che gli andrà costruita una squadra che ne possa esaltare la capacità motivazionale e tecnica. Partendo dalle fondamenta, ovviamente: sul Corriere della Sera è comparso una sorta di “riassunto” di quella che potrebbe essere la Roma di Mourinho. La figura del vice sarebbe Daniele De Rossi: intanto tornerebbe nella società che ama e cui ha dedicato l’intera carriera, in secondo luogo sarebbe una scelta in linea con i desideri dell’allenatore portoghese, che all’Inter si era affidato a Beppe Baresi e al Real Madrid aveva Aitor Karanka.



Vale a dire, una linea di congiunzione e un’idea ben precisa circa il primo assistente da portare in panchina: uomini di campo, ex calciatori che ben conoscono l’ambiente e magari hanno anche vinto qualcosa (di Baresi sappiamo, Karanka nel Real Madrid ha giocato per cinque stagioni con 7 trofei) e che dunque possono aiutare a creare un legame con la squadra. Poi, ci saranno appunto gli elementi della rosa, ricordando che Mourinho è legato a filo doppio a Jorge Mendes (e dunque qualche valutazione in questo senso si può fare) e che il progetto dei Friedkin non prevede spese folli, quanto un calcio sostenibile.



LA DIFESA

Dunque, ecco la nuova Roma in difesa: Mourinho si affiderà a Chris Smalling che ha avuto ai tempi del Manchester United e che sarà il perno della retroguardia – che tornerà a quattro, verosimilmente, con l’inserimento di Alessandro Florenzi che, non riscattato dal Psg, potrebbe restare. Capitolo portiere: scontato l’addio di Pau Lopez, non sono pochi i nomi che “gravitano” attorno allo Special One. Il primo è David De Gea, forse in uscita dal Manchester United e lui pure già allenato da Mourinho, con la controindicazione di un ingaggio monstre anche considerando il ruolo. Le alternative non mancano, e si va sui connazionali dell’allenatore: Rui Silva, che ha avuto un’ottima stagione a Granada, arriverebbe a zero ma il Betis è in pole position, José Sà ha dalla sua l’esperienza internazionale ma convince meno, alla fine non è escluso che possa arrivare un nome a sorpresa (cioè non considerato dalle indiscrezioni) anche perché, bisogna dirlo, questa è la prima volta in carriera in cui lo Special One arriva ad allenare una squadra che deve cambiare il portiere, con la sola eccezione del primo Chelsea (17 anni fa) ha sempre trovato un estremo difensore affidabile e legato al club.



CENTROCAMPO E ATTACCO

La nuova Roma di Mourinho, a centrocampo e in attacco, sarà sostanzialmente rivoluzionata. Dalla scuderia Mendes potrebbe arrivare Renato Sanches, considerato un fenomeno qualche anno fa ma poi persosi per strada e ora ritrovatosi a Lille, con lo Special One potrebbe finalmente spiccare il volo anche perché l’età è dalla sua parte (23 anni). A fare coppia con lui, o partendo dalla panchina come uomo di esperienza, possibile l’ingaggio di Nemanja Matic, fedelissimo di Mou; da vedere ovviamente se Lorenzo Pellegrini sarà rinnovato, e su che cifre. Sarà addio a Henrikh Mkthiaryan che ai tempi del Manchester United aveva avuto qualche problema con Mourinho, e allora passiamo alla trequarti: qui per il Corriere della Sera ruota tutto intorno alla posizione di Nicolò Zaniolo, perché con lui al centro ci sarebbe un posto sulla fascia per Justin Kluivert, che come Cengiz Under rientrerà dal prestito e che Mourinho, già 4 anni fa, aveva “invitato” a giocare per lui. A Lipsia è maturato, potrebbe davvero avere una chance di rimanere. La prima punta? A oggi Edin Dzeko, che clamorosamente può farsi un’altra stagione alla Roma: Mourinho stravede per lui, peccato che abbia età e ingaggio poco compatibili con il progetto dei Friedkin. Si vedrà…