Fra i tanti politici che hanno voluto rendere omaggio a Silvio Berlusconi, morto nella giornata di ieri all’età di 86 anni, anche il presidente del senato, Ignazio La Russa. Lo storico esponente di Fratelli d’Italia è stato intervistato ieri sera dallo speciale del TG5 dedicato appunto alla scomparsa del grande leader, ed ha raccontato: “Io dico che sfortunatamente ho ritenuto di tenere i contatti con la famiglia, con l’entourage in questi ultimissimi tempi. Non ho avuto il coraggio di parlargli mentre era in ospedale”.
“E’ bello pensare – ha proseguito Ignazio La Russa – che il mio ultimo rapporto con lui è stato di vittoria, quando dopo la mia elezione a presidente del Senato venne a dirmi che era la persona più felice del successo del centrodestra e della mia elezione, nonostante qualcuno disse che avevamo litigato noi due, anche se semmai litigavamo su altri motivi e non con me. L’ultimo ricordo che ho è di grande amicizia”.
LA RUSSA SU SILVIO BERLUSCONI: “TROPPI RICORDI MA 2 IN PARTICOLARE…”
Sui ricordi che lo legano a Berlusconi, La Russa ha spiegato: “Ce ne sono troppi. Il primo: ero dirigente non parlamentare dell’Msi e Berlusconi, anticipando questa caratteristica di non avere preclusioni per nessuno, venne a trovarci durante una riunione della nostra direzione nazionale. Mi sembrò un riconoscimento per una forza politica che veniva emarginata, che mi fece subito capire che era persona al di fuori degli schemi. Tutta la sua vita ha poi confermato questa mia impressione”.
Su eventuali ripercussioni sulla politica e sul Centrodestra, La Russa ha spiegato: “Oggi non sono queste le riflessioni. Io so che Berlusconi mai come in questo periodo è stato solidale con le forze del centrodestra. Ha deciso di tenere un ruolo di padre nobile. Credo quindi che le ripercussioni le verificheremo più avanti, ma credo che non ce ne saranno”. Quindi ha concluso: “C’è un’Italia fino a ieri e una da domani“.