I video della notte brava di Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni aprono un nuovo filone nella vicenda relativa al presunto stupro a Milano nella notte tra il 18 e 19 maggio scorsi. Sono tre e hanno spinto la presunta vittima a presentare denuncia per revenge porn. Tutto è iniziato nella discoteca Apophis di Milano. Il figlio del presidente del Senato ha raccontato ai magistrati che la ragazza, che aveva assunto cocaina (ma lui non lo sapeva), lo avrebbe baciato a stampo. Durante la serata ci sarebbero stati altri baci, quindi l’indagato avrebbe interpretato le effusioni come un segno di disponibilità. Per questo avrebbe invitato l’amica a seguirlo nell’appartamento dove vive con i genitori. Una volta arrivati a casa, la ragazza avrebbe praticato sesso orale a La Russa jr. Come evidenziato da La Verità, la scena è impressa in uno dei tre video che Tommaso Gilardoni, amico di La Russa jr e accusato anche lui di stupro, ha ammesso di avere sul suo cellulare.
A tal proposito, Leonardo La Russa avrebbe riferito ai magistrati di aver chiesto il permesso prima di fare quel video e aggiunto che l’amica non si sarebbe opposta, ma solo raccomandata di non diffonderlo. In realtà, quel video è stato poi inviato all’amico dj che avrebbe raggiunto la coppia all’alba. A quel punto la ragazza si sarebbe diretta nella stanza del dj. La Russa ai pm avrebbe detto di essersi sentito «costernato». Tommaso Gilardoni dal canto suo avrebbe spiegato che l’amico userebbe il nome del padre per fare colpo sulle ragazze, quindi non sarebbe stato difficile soffiargli la ragazza.
SCAMBIO DI VIDEO TRA LA RUSSA JR E GILARDONI?
Ma nella vicenda del presunto stupro ci sono altri due video che, però, sarebbero stati realizzati da Tommaso Gilardoni. In uno, stando a quanto riportato da La Verità, si vedrebbero il dj e la ragazza consumare un rapporto sessuale nel vano doccia, nell’altro la coppia scherzerebbe in bagno con Leonardo La Russa dopo che quest’ultimo aveva portato gli accappatoi. Pochi frame di quest’ultimo video sarebbero stati trovati nel cellulare di La Russa jr. Dunque, si ipotizza uno scambio di immagini tra i due indagati. Potrebbe essere questo il motivo per il quale il legale della presunta vittima ha presentato una nuova denuncia per revenge porn, fascicolo autonomo rispetto a quello sullo stupro. Per ora non ci sarebbero indagati.
«Oltre a ribadire quanto indicato nella mia precedente denuncia, specificando a chiare lettere, che non ero certo nelle condizioni psicofisiche di prestare alcun consenso, con la presente intendo formalmente querelare/denunciare tutte le persone coinvolte anche nella divulgazione di materiale video sessuale che riguardano la mia persona in quanto la sottoscritta non solo non era in grado di comprendere e prestare consenso agli atti sessuali ritratti nei video, ma anche, proprio per la mia inferiorità psicofisica, non ho mai prestato consenso a detta divulgazione», le parole della 23enne riportate da La Verità.
CASO LA RUSSA JR, PROCURA ATTENDE CONSULENZE
Tornando alla vicenda della presunta violenza sessuale, la ragazza dopo i due rapporti si sarebbe spostata di nuovo nel letto di Leonardo La Russa. Al risveglio non avrebbe ricordato nulla, quindi avrebbe scritto all’amica per chiedere chiarimenti sulla serata. Ora la procura di Milano attende due consulenze, spiega La Verità. Una per stabilire se la giovane abbia ingerito la droga dello stupro, l’altra riguarda le possibili reazioni derivanti dall’assunzione di sostanze psicotrope diverse, per capire se fosse nelle condizioni di prestare un consenso pieno agli atti sessuali. Per quanto riguarda i video, non sono stati ancora estrapolati dalla Squadra mobile, che ha solo sequestrato il cellulare di Tommaso Gilardoni, ma non ha ancora estratto il contenuto, operazione che avverrà durante gli accertamenti tecnici non ripetibili sullo smartphone. Si tratta di un’attività svolta alla presenza di tutte le parti coinvolte.