Duro scontro sia verbale che fisico ieri, durante il consiglio regionale della Lombardia, fra l’assessore La Russa, fratello del noto senatore Ignazio, nonché Pierfrancesco Majorino, esponente del Partito Democratico lombardo. Come sottolineato da Fanpage, si stava discutendo della mozione di censura proprio nei confronti dello stesso assessore alla sicurezza, e quando quest’ultimo ha preso la parola ha attaccato il Pd, sostenendo che gli anni settanta e “chi gli tirava le pietre” fossero la matrice del centrosinistra.
Come si vede nel filmato che trovate qui sotto, pubblicato dal Corriere della Sera, La Russa si rivolge così ai suoi avversari politici: “I tuoi antenati avevano almeno il coraggio di affrontare l’avversario a viso aperto, tu probabilmente saresti stato dietro i tuoi amici, nascosto ad indicare quello cattivo, perchè non hai neanche il coraggio…”, e a quel punto le telecamere presenti nel consiglio regionale della Lombardia inquadrano Majorino che si avvicina minacciosamente a La Russa, poi lo spintone di La Russa prima dell’intervento di altre persone per evitare il peggio.
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LA RUSSA MAJORINO, SCONTRO IN CONSIGLIO REGIONALE: COSA E’ SUCCESSO
In sottofondo si sente una voce: “Sospendiamo l’aula dieci minuti grazie”, e l’immagine è stata quindi staccata. Secondo quanto riferisce ancora Fanpage, Majorino, capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale lombardo, avrebbe tolto il microfono a La Russa, mentre quest’ultimo lo avrebbe allontanato con una spinta e gli avrebbe anche detto “Tornatene al Corvetto”, il quartiere difficile dove si sono verificati pesanti scontri negli scorsi giorni, a seguito della morte del giovane Ramy Elgaml, deceduto dopo un incidente in scooter mentre stava scappando dalle forze dell’ordine.
La seduta è stata appunto sospesa e poco dopo è giunto il commento di Nicola Di Marco, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in regione Lombardia, che ha puntato il dito nei confronti di Romano La Russa, ritenuto “inadeguato a svolgere” il suo ruolo, appunto quello di assessore, e aggiungendo che tale “inadeguatezza”, era stata, a loro modo di vedere manifestata “in numerose occasioni”, e poi “confermata” nella giornata di ieri dopo lo spintone a Majorino.
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LA RUSSA MAJORINO, SCONTRO IN CONSIGLIO REGIONALE: LA REPLICA DI DI MARCO
Di Marco ha ricordato che durante il mese di marzo 2024 era “toccato a me ricevere” quelle che lo stesso definisce “attenzioni manesche” di La Russa, per poi appellarsi al presidente della regione, Attilio Fontana, affinchè “metta un freno” al “debordante atteggiamento” dello stesso assessore di modo da poter “ristabilire un clima sereno”.
L’ufficio di presidenza del Consiglio ha inoltrato una “nota formale” al governatore Fontana per la reazione fisica giudicata “inaccettabile” verso il consigliere Majorino, nonché per le dichiarazioni ritenute “offensive” verso i consiglieri di minoranza, chiedendo poi la valutazione di misure che lo stesso governatore “riterrà opportune” verso l’assessore alla Sicurezza. A Majorino si addice invece il fatto di aver allontanato il microfono durante l’intervento dell’assessore La Russa e di aver continuato il suo comportamento nonostante i richiami.