Ignazio La Russa torna a chiedere l’abolizione immediata del coprifuoco e l’eliminazione di tutte le restrizioni che riguardano la vita all’aperto, dopo i festeggiamenti dei tifosi dell’Inter per la vittoria dello scudetto. «Con l’arrivo forse anche della primavera, oltre che del vaccino, c’è stato un esperimento sul campo. Io dissi di non strapparci le vesti e di aspettare 15-20 giorni se aumentano o no i contagi, invece sono diminuiti», ha raccontato ieri a L’Aria che tira. Il senatore di Fratelli d’Italia ha precisato che lui non ha partecipato ai festeggiamenti («Io purtroppo ero al funerale di quel mio amico di cui vi avevo parlato»), lo hanno fatti invece i suoi figli, «uno dei quali è maturando». E quindi ha lanciato una provocazione: «Scherzando ho detto di aprire un movimento di liberazione dalla mascherina all’aria aperta da qui almeno a tutta l’estate. Lì quasi tutti erano quasi tutta senza mascherina ed erano all’aria aperta, ma non è successo niente. Cerchiamo di non costringere a sacrifici inutili».



APRILE VS LA RUSSA “MESSAGGIO SBAGLIATO”

«I tifosi non erano consapevoli, ma l’efficacia dell’esperimento a maggior ragione è valida, perché non hanno preso precauzioni specifiche di nessun genere», ha aggiunto Ignazio La Russa, lasciando gli altri ospiti sbigottiti. Tra questi la giornalista Marianna Aprile, con cui è nato uno scontro: «Posso dire che bisogna che chi ricopre incarichi pubblici si assuma delle responsabilità maggiori per quello che dice? Gioire per il fatto che quell’assembramento totalmente irresponsabile non abbia fatto danni è lecito, ma questo non vuol dire che sia stato innocuo. È stato un colpo di fortuna, ma dire che va tutto bene è un messaggio sbagliato». Quindi ha fatto un esempio: «Allora se andando una volta a 300 km/h sul Raccordo Anulare contromano non succede niente, poi si può fare?». Ad ascoltarli il professor Giuseppe Remuzzi, Direttore Istituto Farmacologico Mario Negri: «Non ha ragione nessuno dei due. Quello che è successo a Milano non lo possiamo ancora giudicare, ci vuole ancora una settimana, quindi è prematuro dire che non è successo niente».



REMUZZI A LA RUSSA “GIUDIZI PREMATURI”

D’altra parte il professor Giuseppe Remuzzi non si aspetta che succeda molto per diverse ragioni. «La prima è che erano all’esterno, la seconda è che c’era tantissimo vento, inoltre gli assembramenti sono diversi. In quel caso era fluida la cosa, le persone si muovevano molto rapidamente e si stava vicino poco alle stesse persone». D’altra parte ha precisato: «Dire che è tutto a posto e assembriamoci è sbagliato». Allora Ignazio La Russa ha provocatoriamente invitato Myrta Merlino a richiamarlo la prossima settimana per valutare l’evoluzione della situazione. «È possibile che abbia ragione, ma potrebbe averla la settimana prossima», ha precisato allora Remuzzi. Ma tra il vicepresidente del Senato e Marianna Aprile si è consumato uno scontro anche sul vaccino Sputnik. «Ho visto un certo ostracismo che puzza di geopolitica. Se ci dicono che abbiamo pochi vaccini e abbiamo la certezza scientifica che sia adeguato, allora la guerra allo Sputnik mi sembra sbagliato». La replica della giornalista: «Se un vaccino non è stato approvato, non si usa».

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