Il tema del suicidio al Festival di Sanremo 2024. Parlarne può fare paura, non ai La Sad, che avevano con loro tre persone sul palco a sollevare i cartelli («Non parlarne è un suicidio») durante l’esibizione (“Autodistruttivo“) per sensibilizzare sul disagio giovanile. La prima è Rocchina Stoppelli, presidente dell’associazione La Tazza Blu, nata in ricordo della figlia Giulia, che si è suicidata poco prima di compiere 17 anni. L’altra persona è Francesco, un volontario di Telefono Amico Italia, in ricordo di un’amica che non c’è più.



La terza ad esporre i cartelli è Beatrice De Luca, co-fondatrice di Tutto Annodato, progetto nato dopo il suicidio di Andrea, suo compagno di liceo, avvenuto nel maggio 2021. “Il tema è decisamente tragico. La band La Sad sostiene l’attività del Telefono Amico, che si occupa di prevenzione al suicidio”, il commento di Amadeus al termine dell’esibizione al Festival di Sanremo 2024. “La musica ci ha salvato la vita”, hanno aggiunto i cantanti.



Cartelli sul suicidio al Festival di Sanremo 2024: l’iniziativa dei La Sad

In effetti, le occasioni per parlare di prevenzione al suicidio, e in generale di salute mentale, sono poche. Anche i dati internazionali rivelano la tendenza a sottostimare il fenomeno del suicidio, anche per lo stigma sociale. Dunque, La Sad ha deciso di invitare La Tazza Blu, TuttoAnnodato e Telefono Amico al Festival di Sanremo 2024 per lanciare dei messaggi tramite dei cartelli durante la loro esibizione.

A volte sembra tutto buio. A volte sembra che nulla vada per il verso giusto. A volte ci si sente sbagliati per questo mondo, ma è fondamentale chiedere aiuto”, avevano dichiarato i membri de La Sad, come riportato da Vita. Infatti, il gruppo è nato nel 2020, quando nella loro vita “c’era il buio a farla da padrone”. Ora sottolinenano che “l’ascolto e il sostegno psicologico sono gli elementi essenziali da cui partire per affrontare un disagio, ma anche l’arte e la musica possono fare tanto: sono linguaggi attraverso i quali spesso è più facile superare il proprio dolore, soprattutto per i più giovani”.