Scozia, nuovo referendum per l’indipendenza?

La Scozia pensa di nuovo all’indipendenza dal Regno Unito. Dopo il referendum del 2014, si pensa ad un nuovo tentativo di staccarsi e rendersi indipendenti: così, Carlo III potrebbe ritrovarsi con un Paese spaccato pochi mesi dopo l’incoronazione. La Corte di Giustizia ha già iniziato le discussioni sulla legittimità di una nuova richiesta dalla Scozia. In caso positivo, la palla passerà al parlamento di Holyrood per un disegno di legge per indire un referendum sull’indipendenza senza l’approvazione di Londra.



Infatti, la consultazione del 18 settembre 2014 nacque dopo un accordo tra il governo del Regno Unito e quello scozzese, firmato il 15 ottobre 2012 da David Cameron e dal segretario di Stato per la Scozia Michael Moore, così come dal primo ministro scozzese Alex Salmond e dalla vicepremier scozzese Nicola Sturgeon. Nella consultazione, il 44.70% si disse favorevole all’indipendenza mentre i contrari furono il 55,30%. Dopo la bocciatura del referendum, adesso la Scozia ha intenzione di riprovarci.  Questa volta, però, senza l’Accordo di Edimburgo, ossia il beneplacito del governo.



Scozia, il referendum finisce in Tribunale

La faccenda è finita in Tribunale. Infatti i giudici della più alta corte del Regno Unito hanno oggi ascoltato le argomentazioni a favore del nuovo referendum per l’indipendenza presentate dal Lord Advocate Dorothy Bain, alto funzionario scozzese. “La questione dell’indipendenza scozzese è viva nella politica scozzese e il governo di Edimburgo desidera presentare un disegno di legge al parlamento per prevedere lo svolgimento di un referendum”, ha affermato. Come spiega il Tempo, un referendum potrebbe portare anche all’indipendenza della Scozia senza il “permesso” di Westminster e Carlo III si troverebbe a risolvere una questione difficile appena pochi mesi dopo l’incoronazione, che avverrà il prossimo 6 maggio. Sir James Eadie, avvocato che rappresenta il governo britannico, ha bocciato proposta scozzese: “Non è appropriato che i tribunali si occupino di questioni di diritto astratte”.



Nicola Sturgeon, primo ministro della Scozia e leader dello Scottish National Party, ha annunciato che pur rispettando la decisione del Tribunale “andrà avanti per ottenere l’indipendenza”. C’è già una probabile data per il referendum: il 19 ottobre 2023. “È essenziale rompere il Regno Unito se la Scozia vuole sfuggire al ritorno della miseria. Le prossime elezioni potrebbero essere usate come referendum de facto sull’argomento. Fondamentalmente ci lasceranno con una scelta molto semplice: presentare la nostra causa per l’indipendenza al popolo in un’elezione o rinunciare alla democrazia scozzese. Non so voi, ma non rinuncerò mai alla democrazia scozzese” ha concluso il primo ministro.