Occorreva immediatamente voltare pagina dopo la doppia sconfitta tra campionato ed Europa League. Il Napoli rinunciatario di Torino e quello svogliato e privo di criterio sceso in campo contro il Dnipro avevano quasi cancellato due mesi di cammino senza macchia. La sfida contro il Chievo, autentica bestia nera della storia recente, destava anche per questo preoccupazioni forse esagerate. Preoccupazioni ulteriormente alimentate dall’assenza di Cavani, i cui muscoli sottoposti ad uno stress ininterrotto da ormai troppe stagioni, hanno avuto un urlo di umanità. Alzando bandiera bianca di fronte all’affaticamento e obbligando anche il Matador ai riposi forzati. Privato dell’unico riferimento offensivo presente in rosa, Mazzarri si è affidato al tridente leggero. Piazzando Pandev tra le maglie dei centrali clivensi e confidando nella buona verve di Insigne e Hamsik, chiamati a fare continuamente la spola tra centrocampo ed attacco. Il moto perpetuo dello scugnizzo di Frattamaggiore ha permesso agli azzurri di tenere sempre all’allerta la formazione di Corini, praticamente rinchiusa nella propria metà campo per oltre 45 minuti. Mentre Hamsik, accendendo la luce ad inizio ripresa, ha sbloccato una partita che stava scivolando pericolosamente via. Le migliori indicazioni per gli azzurri arrivano però dalla linea mediana, lì dove superata la fase di rodaggio, la coppia elvetica Behrami-Inler conferma i segnali di crescita evidenziati nelle ultime uscite. L’ex centrocampista della viola non sta facendo rimpiangere Gargano e la sua capacità di abbassarsi sino alla difesa ha donato certezze smarrite alla retroguardia azzurra, togliendo anche pressioni ad Inler, finalmente tornato sui livelli che gli competono dopo il brutto inizio di stagione. Non è certo tutto oro quel che luccica, perché ancora una volta, la sera del San Paolo ha evidenziato ancora il limite psicologico degli azzurri. Quasi spaventati, gli uomini di Mazzarri hanno esibito il classico braccio del tennista nel momento in cui sarebbe servito l’assalto decisivo. Dopo il vantaggio e l’immediata espulsione di Vacek, infatti, i partenopei hanno abbassato il baricentro rischiando anche di compromettere una partita dominata in lungo e largo. Le brutte notizie vengono però…

… dall’infermeria perché oltre al già citato Cavani, gli azzurri dovranno fare a meno anche di Zuniga, uscito in anticipo domenica sera e non disponibile per la sfida di Bergamo. Il calendario non permette comunque pause, il turno infrasettimanale presenta ostacoli da non sottovalutare, in un campo storicamente sfavorevole. Sarebbe però importantissimo uscire dalla sfida dell’Azzurri d’Italia con una vittoria, soprattutto considerando gli impegni più agevoli delle dirette concorrenti e l’imminente derby d’Italia. Sfida sempre carica di significati e mai come quest’anno legittimamente osservata con occhi di riguardo dai supporters partenopei.

 

 

(Massimiliano de Cesare)