Archiviata la pratica Cagliari all’alba di un week end estremamente favorevole risulta davvero difficile non lasciarsi prendere da facili trionfalismi. Il filotto di vittorie messo in piedi dalla squadra di Mazzarri ha riacceso speranze sopite, portando gli azzurri a soli due punti dalla zona Champions. Tutto questo alla vigilia del mese più duro, quello che deciderà cosa il Napoli vorrà fare da grande. Nell’arco di 30 giorni ci si gioca praticamente tutto. Il tour de force parte già questo mercoledì, dallo Stamford Bridge dove l’undici partenopeo proverà a colorare d’azzurro il cielo londinese. Violare il Big Ben per mettere altra benzina nel serbatoio emotivo. In questo senso dunque, ben vengano i sei gol messi a segno nella gara contro il Cagliari, reti che confezionano il secondo risultato tennistico di questa stagione. Sempre a patto che non siano forieri di supponenza e superbia. Dal suolo londinese si ripartirà con due reti di vantaggio, ma anche con la consapevolezza che la terra di Albione non è mai stata facile per le formazioni nostrane, per maggiori informazioni chiedere in Via Turati. Si parte verso l’Inghilterra con un occhio comunque proiettato al prossimo futuro che propone le problematiche trasferte contro Udinese, Lazio e Juventus, ben intervallate dal ritorno della semifinale di Coppa Italia con il Siena e dalla sfida contro la rivelazione Catania. Un giro della morte che vale una stagione, alimentato dalla convinzione che vincere aiuta a vincere. Così come segnare aiuta a segnare, messaggio finalmente recepito da Ezequiel Lavezzi, lanciatosi prepotentemente nell’olimpo dei calciatori di livello assoluto dopo anni di alti e bassi. Un Messi provinciale, non da pallone d’oro ma comunque capace di trascinare una squadra che sogna in grande. Piccolo campione da coccolare, giunto nel pieno della sua maturazione calcistica, ora da difendere e mantenere in rosa nonostante le numerose sirene giunte decise sulle sue tracce. Il futuro del Pocho e di Cavani, passerà inevitabilmente dal futuro della squadra azzurra. Andare avanti in Champions e riconfermarla l’anno prossimo significherebbe poter prolungare di un’altra stagione questo fruttuoso sodalizio. Prima la gratificazione del campo, poi la ridiscussione dei contratti, un grande club passa dalla crescita costante. Adesso servono gli ultimi passi per non far del Napoli una piacevole cenerentola destinata presto a sparire come tante altre.

Ancora nulla è stato scritto. Un quadro più dettagliato lo si avrà solo al termine di questo ciclo. Dipenderà tutto da quanto a lungo gli azzurri potranno mantenere questo mix di convinzione, freschezza atletica e (perché no) fortuna. Per mantenere desta la concentrazione potrà servire la tripletta del tutt’altro che irresistibile Larrivey ed i numerosi passi falsi incontrati sul percorso ogni qualvolta si è abbassata la concentrazione. Le cinque vittorie consecutive non devono essere un exploit, ma solo l’inizio di una scalata impervia. I passi falsi sono stati già numerosi, per centrare il terzo posto e vivere notti di coppa da sogno servirà una lunghissima serie di imprese. Imprese rese necessarie da una prima parte di campionato tutt’altro che irresistibile.

 

(Massimiliano de Cesare)