Il Napoli è atteso domenica dalla trasferta di Torino contro i granata guidati da mister Mihajlovic. Visto l’impegno della Roma all’Olimpico contro la Juventus, una vittoria potrebbe proiettare la squadra azzurra in seconda posizione. Intanto Aurelio De Laurentiis è stato grande protagonista nell’incontro con l’Associazione Stampa Estera in Italia. Tanti i temi trattati del presidente del Napoli che vanno dal calcio giocato alla questione stadio. Riguardo il nuovo impianto c’è l’idea di farlo a Bagnoli: “Sto aspettando che si dia corso, sperando che non ci vogliano tempi lunghi alla bonifica di Bagnoli per poter fare lì la casa del Napoli con dodici campi di calcio, un albergo e all’interno lo stadio nuovo, il tutto delimitato da un bel muraglione alto dodici metri. Se lo stadio sarà da 50mila, 40mila o 30mila posti lo vedremo a seconda di quando potrà essere pronto e di come la virtualizzazione non avrà minato la frequentabilità dell’impianto”. Dunque abbandonare il vetusto San Paolo per sfruttare un’area dove sorgeva l’Italsider chiusa nel 1992. Lo stadio di proprietà deve essere tappa obbligata se il Napoli vuole fare il definitivo salto di qualità; ricordiamo le parole di Rafa Benitez quando allenava i partenopei sulle strutture: “Cosa manca al Napoli per diventare una vera grande? Per me strutture, centro sportivo, settore giovanile possono fare la differenza per un club che voglia stabilizzarsi a livelli altissimi. Tutte le più grandi società d’Europa puntano molto su questi aspetti”. Concetti sacrosanti: strutture importanti sono sinonimo di continuità e progettualità. Fino ad ora solo tante parole di Aurelio De Laurentiis riguardo questo argomento, che sia giunto il momento di passare ai fatti?



Un altro intento del presidente è quello di far diventare Maurizio Sarri il nuovo Alex Ferguson. Queste le sue parole riguardo il mister: “Per lui mi piacerebbe un decennale. Sarri lo vedrei bene all’interno di un progetto di crescita del club. Ha un contratto di quattro anni, in cui per levargli qualunque tipo di tentazione ho messo, non dal prossimo anno, ma dall’anno successivo ancora, una clausola rescissoria di 8 milioni di euro. Se la Roma volesse prenderlo e volesse pagare 8 milioni, la palla passerebbe al signor Sarri”. Pensieri che stonano con alcune uscite inopportune durante la stagione: una su tutte dopo la sconfitta di Madrid contro il Real. Ma, conoscendo bene l’impulsività del presidente, sappiamo che a volte le sue parole a caldo non collimano con il suo reale pensiero. Certe uscite a caldo vanno evitate per non incrinare un rapporto messo a dura prova in varie fasi della stagione. Trattenere il vero artefice di questo stupendo Napoli è il primo mattone per provare a impensierire il dominio Juventus; De Laurentiis lo sa e dovrà accontentare le richieste di Sarri in vista della prossima stagione. Per quanto riguarda le strutture noi attendiamo fiduciosi di passare dalle parole ai fatti. Altrimenti nella mente di tutti i tifosi risuonerebbe una vecchia canzone di Mina, il titolo? Parole, parole.

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