Il Napoli sembra molto vicino a chiudere il primo colpo per la fascia, precisamente quella sinistra. Le ultime voci di mercato portano in direzione Roma puntando decisamente verso Mario Rui. Il terzino portoghese è esploso ad Empoli sotto la gestione Maurizio Sarri tanto da approdare la scorsa stagione alla Roma. Purtroppo la sua annata è stata segnata da un brutto infortunio subito ad agosto durante la preparazione estiva. Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Rientrato dopo circa cinque mesi l’accaduto ha condizionato tutta la sua avventura in giallorosso. Nove appena le presenze stagionali. Ora può ritrovare colui capace di fargli esprimere al massimo il suo potenziale, Maurizio Sarri. Sembra che il portoghese voglia fortemente approdare al Napoli. La società di De Laurentiis gli ha proposto un contratto fino al 2022, a cifre superiori rispetto a quanto percepisce alla Roma. Monchi, preso atto della volontà del calciatore, avrebbe deciso di lasciarlo partire. Operazione sugli otto-dieci milioni di euro. Nei prossimi giorni il manager del calciatore, Mario Giuffredi, vedrà  Monchi per comunicare la volontà del calciatore di cambiare casacca. Conoscendo a memoria gli schemi di Maurizio Sarri il portoghese non avrebbe bisogno di integrarsi nello spettacolo proposto dal gioco del tecnico vincitore dell’ultima panchina d’oro. Vedremo se la settimana prossima Cristiano Giuntoli porterà a casa il primo colpo.

Intanto Aurelio De Laurentiis torna a parlare attraverso BeIN Sport, mai banali le sue dichiarazioni: “Nel 1986 in Italia giocavano sedici squadre, se poi Mediaset e Sky dicono che gli diamo partite che nessuno vuol vedere, io pure mi chiedo il perché. Ma facciamo solo una retrocessione e sedici squadre. Ci sono più entrate per tutti, più disponibilità per tutti e meno necessità di fare imbrogli, più competitività in Europa. Vanno bene anche diciotto squadre, ma le dobbiamo scegliere noi sette chi sono le diciotto. Nella mia vita non mi sono mai pentito di nulla, sa perché? Per me tra un minuto questa discussione è finita, ed io dovrò pensare a cosa fare tra due minuti. Penso sempre al futuro”. Voglia di rivoluzione mai nascosta da parte del vulcanico presidente del Napoli. Già in passato De Laurentiis aveva provato a convincere la Lega in un passaggio che sarebbe epocale. Gli interessi delle televisioni hanno sempre bloccato la Lega Calcio nel ridurre le squadre in serie A. Viste le ultime stagioni, con squadre già retrocesse a dicembre, un ritorno a 18 squadre sarebbe l’ideale.