La siesta, in Spagna, era già stata dichiarata “morta”. Con l’urbanizzazione della vita e i lavori sempre più spesso a tempo pieno, il riposino pomeridiano è in declino da tempo. Ma da quando le ondate di caldo sono aumentate, rendendo impossibile in molti casi rimanere in giro nelle ore più calde del giorno, il periodo di riposo dopo pranzo è tornato in auge, in Spagna e non solo. In molti Paesi si sta discutendo sulla possibile introduzione di una siesta in estate per proteggere i dipendenti dall’aumento delle temperature. Il governo spagnolo, intanto, ha recentemente approvato una legge sulla siesta.



Il decreto stabilisce che i datori di lavoro i cui dipendenti lavorano all’aperto devono proteggerli in caso di caldo estremo, ad esempio ordinando ai lavoratori stradali, agli operai edili o ai lavoratori del raccolto di riposare durante le ore di sole più calde. Con l’aumento delle temperature, infatti, sta diventando sempre più difficile essere produttivi nelle ore più calde. In Spagna, in molte città le temperature hanno raggiunto i 45 gradi all’ombra, anche a Maiorca. Così la siesta diventa fondamentale. “Ora che è estate, molte persone desiderano fare una siesta”, conferma il quotidiano “El País”. La Heart Foundation spagnola consiglia proprio di riposarsi il pomeriggio: “Quando facciamo la siesta, la nostra salute fisica e mentale migliora. Ma non dovrebbe durare più di 30 minuti”. Niente sonno profondo, dunque.



Una pausa per la siesta nell’orario aziendale

Il cambiamento climatico dà nuova linfa alla siesta. “Questa estate è una buona occasione per ricordare la nostra antica tradizione”, ha spiegato un medico spagnolo. E i nuovi modelli di orario di lavoro lo rendono più semplice: infatti, due terzi delle aziende spagnole permettono ai propri dipendenti di lavorare da casa. Questo rende più facile riposare mezz’ora e poi tornare a lavorare. Molte aziende hanno introdotto orari di lavoro favorevoli alla siesta, con i dipendenti che iniziano presto e fanno una pausa tra le 14:00 e le 15:00. Circa il 20 percento dei dipendenti lavora con questo ritmo estivo: addirittura alcune aziende hanno allestito una sala per la sesta.



Si tratta di un notevole cambiamento nella cultura aziendale: la siesta, da sempre associata alla pigrizia, viene ora vista come una pausa per aumentare le prestazioni durante le lunghe giornate. L’esperto di siesta spagnolo e docente universitario Miguel Ángel Hernández parla di una “svolta sorprendente avvenuta negli ultimi anni”. Infatti ora viene vista come uno strumento per rendere i lavoratori più efficienti. Anche in Germania in estate la politica è arrivata a riflettere sulla possibilità di inserire un riposino nell’orario di lavoro. Secondo il ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, riposare per un breve periodo di tempo non è affatto una cattiva idea.