IGNAZIO LA RUSSA E IL 25 APRILE: IL TITOLO DE “LA STAMPA” E LE (VERE) PAROLE DEL PRESIDENTE DEL SENATO
La polemica politica del giorno arriva dal titolo a pieni caratteri su “La Stampa” in merito all’intervista concessa dal Presidente del Senato Ignazio La Russa al giornalista Paolo Colonnello: «non festeggio questo 25 aprile». Dal Pd giungono immediato attacchi e critiche fortissime contro la posizione del senatore FdI dal passato nel MSI, accusato di non celebrare la Festa della Liberazione dal nazifascismo. In realtà leggendo l’intervista de “LaStampa” le parole di La Russa non collimano con il titolo scelto dal quotidiano: non solo, la controreplica del Presidente del Senato aumenta l’ipotesi di “fake news” creatasi dopo il titolo “fuorviante” (l’accusa dI La Russa a “LaStampa”). Proviamo a riassumere per bene quanto avvenuto andando a scoprire cosa realmente ha detto nella sua intervista su militanza nella destra e sull’azione di governo, il Presidente Ignazio La Russa.
«Da quando sono nato, in famiglia e nella mia parte politica, ho sempre sentito una condanna feroce delle leggi razziali e da sempre ho un rapporto strettissimo con la comunità ebraica milanese di amicizia personale, per esempio con Walker Meghnagi e già con suo padre Isacco, esponenti di spicco della comunità ebraica. E non solo con loro», ha spiegato il fondatore di Fratelli d’Italia a “LaStampa”, ribadendo come «dal punto di vista politico la destra italiana è sempre stata per l’esistenza e l’indipendenza d’Israele – ricorda La Russa – quando altri ne minacciavano l’integrità, ed è sempre stata senza titubanze pronta a condannare le leggi razziali, per non parlare del dramma della Shoah». Qui la domanda da cui sorge la polemica, in quando viene chiesto se celebrerà o meno la festa del 25 aprile nel 2023: La Russa replica, «Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra. Non ho avuto difficoltà come ministro della Difesa a portare una corona di fiori al monumento dei partigiani al cimitero Maggiore di Milano. E non era un atto dovuto. Bisogna superare fascismo e antifascismo».
LE REAZIONI INDIGNATE DEL PD SUL TITOLO DE “LASTAMPA”: LE ACCUSE CONTRO LA RUSSA
Le parole dell’intervista però non vengono diffuse sui social, bensì come sempre a far effetto è il titolo scelto per quell’intervista: dunque quel «non festeggio il 25 aprile» acquisisce una carica ben diversa (e molto più perentoria) dell’effettiva risposta data da Ignazio La Russa a “LaStampa”. La polemica monta e trova in prima linea il Partito Democratico nell’accusare il Presidente del Senato di essere contro la Festa di Liberazione nazionale: «Il 25Aprile è la Festa di tutti gli italiani perché grazie al 25 aprile tutti siamo cittadini italiani. Anche chi allora stava dalla parte sbagliata», scrive sui social il segretario uscente dem, Enrico Letta. Gli fa eco la capogruppo al Senato Simona Malpezzi che in una nota sottolinea «Ricordo al Presidente LaRussa il significato del 25aprile: la libertà dal nazifascismo. Un giorno che è festa e che dovrebbe vederci uniti. Il Presidente del Senato è la seconda carica dello Stato. Non lo dimentichi».
L’altra capogruppo del Pd, Debora Serracchiani, su Twitter attacca duramente il politico in quota FdI: «Il Presidente del Senato farebbe bene a ricordare che il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani perché è la festa della democrazia e della libertà dal nazifascismo conquistata con il sacrificio di tantissime donne e uomini. E come tale va celebrata. La Russa eviti parole divisive. Il Paese ha bisogno di unità, soprattutto attorno ai suoi momenti fondativi». Chiosa finale dalla vicepresidente del Pd, la deputata Anna Ascani: «Presidente La Russa, non “dipende”. Il 25Aprile lei lo deve celebrare perché senza quella data non siederebbe lì. Perché se avessero vinto i fascisti non avremmo le istituzioni che abbiamo, non avremmo la democrazia. E quel sacrificio va celebrato e onorato, senza se e senza ma».
LA REPLICA DEL PRESIDENTE DEL SENATO IGNAZIO LA RUSSA: “POLEMICHE STRUMENTALI, PRONTO AD AZIONI LEGALI”. MA IL DIRETTORE GIANNINI…
Dall’intervista al titolo, La Russa replica con fermezza alle accuse ricevute in queste ore dopo quanto emerso delle sue dichiarazioni a “LaStampa”: con una lunga nota apparsa su Facebook, il Presidente del Senato scrive «Alla presidente del gruppo PD, sen. Malpezzi che rispetto e di cui apprezzo l’onestà intellettuale e a chi in queste ore mi sta attaccando, chiedo cortesemente di leggere non il titolo volutamente fuorviante de La Stampa ma il testo della mia intervista correttamente riportata dal giornalista Paolo Colonnello e correttamente ripresa da alcune agenzie in cui emerge chiaro il mio rispetto per la ricorrenza del 25 aprile tanto da averlo celebrato da ministro della Difesa». Ignazio La Russa spiega come la sua contrarietà a questo tipo di cortei del 25 aprile è rivolta «solo al modo in cui finora si svolgono molti cortei che lungi dal celebrarlo, ne fanno una manifestazione appannaggio della sinistra».
Riferendosi poi alle accuse ricevute dal Pd e al titolo stesso de “LaStampa”, il Presidente di Palazzo Madama aggiunge «A chi strumentalmente si ferma a leggere il titolo errato e ignora le mie parole, dopo questa mia nota, sarò invece costretto a riservare – a differenza delle mie abitudini – una risposta nelle sedi più opportune a tutela del ruolo che ricopro. Da oggi ho dato mandato che questa sia la regola per chi traviserà parole e fatti che mi riguardano». Per “chiudere” la polemica del giorno, destinata però a durare ancora molto, è il direttore de “LaStampa” Massimo Giannini: all’ANSA sottolinea «Prendo atto della retromarcia del Presidente La Russa, che da seconda carica dello Stato deve essersi reso conto dell’enormità delle sue parole. Il nostro titolo, infatti – continua Giannini nella nota -, non ha “fuorviato” un bel niente. Valuti chiunque se un titolo che dice “Non celebrerò questo 25 aprile” travisa il senso di una risposta che, a domanda del nostro Paolo Colonnello “celebrerà il 25 aprile?”, recita testualmente “Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi”. Dunque, se ne deduce che, ad “oggi”, non lo celebrerà». Con un attacco ancora più diretto e duro contro La Russa, il direttore de “LaStampa” sottolinea «Quanto al “domani”, chissà, magari il Presidente La Russa ha in animo di festeggiarlo privatamente, nella sua casa in cui troneggia il busto del Duce, oppure di organizzare qualche suo corteo alternativo, cosa che a questo punto dell’avventurosa transizione italiana, purtroppo, non si può escludere».