È uno dei progetti sociali più interessanti e di successo degli ultimi anni nel terzo settore italiano, si tratta della Cucina Mobile di Progetto Arca, uno speciale foodtruck della Fondazione milanese che distribuisce – oggi in 7 città italiane – pasti caldi per chi ha bisogno. Attivo dal 2020, questo progetto, soltanto nel 2022, ha distribuito oltre 242 mila pasti in strada in Italia e tra questi oltre 100 mila nella città di Milano.
Un’attività particolare ed unica che si inserisce nell’ambito delle tante iniziative attive in Italia della Fondazione Progetto Arca che complessivamente, nell’ultimo anno, ha distribuito oltre 2.5 milioni di pasti, offerto 340 mila notti di accoglienza e realizzato 3 mila visite mediche, grazie al supporto di tantissimi volontari che dedicano tempo ed energie alla Fondazione.
Il Sussidiario.net ha intervistato Luca Medaglia, prima volontario, oggi operatore responsabile della Cucina Mobile di Fondazione Progetto Arca.
Luca, puoi raccontarci com’è iniziata la tua storia con la Cucina Mobile di Progetto Arca?
La mia storia con quest’iniziativa è iniziata nel novembre 2020, dopo un anno di volontariato svolto durante il lockdown per la pandemia che mi ha imposto un periodo di fermo forzato al lavoro. Quando stavo per riprendere la mia attività lavorativa precedente, mi è stata offerta quest’opportunità di gestire la Cucina Mobile di Progetto Arca e l’ho portata a regime; infatti sono due anni e mezzo in giro per Milano ed abbiamo inaugurato anche altre postazioni in Italia tra Torino, Roma, Bari, Padova, Napoli e Varese.
Com’è cambiata, negli anni, e dalla tua esperienza, l’utenza di questo importante servizio? Oggi, a Milano, quante persone supportate ogni giorno?
Le persone che supportiamo sono tante, purtroppo sembrano invisibili nella società. Eppure, con tutti loro – che io affettuosamente definiscono come “i miei clienti”, si instaura un bel legame, ormai di molti di loro conosco nomi, abitudini, gusti, preferenze, so se ad esempi ci sono vegani o vegetariani, e cerchiamo di soddisfarli per quanto possibile, pur non essendo un’attività commerciale, anche perché il menù è ciclico e cerca di rispettare tante esigenze, anche di tipo religioso. A Milano usciamo 5 volte alla settimana, dal lunedì al venerdì, la domenica invece siamo a Varese. Prepariamo circa 720 pasti e le piazze di distribuzione sono concordate con il Comune di riferimento e con altre associazioni per cercare di garantire una presenza su più territori: a Milano operiamo da Lambrate a Piazza Argentina, da Corso Europa e Lanza, fino al Teatro Piccolo.
Credi che questo modello di supporto sociale possa essere replicabile con successo su larga scala?
Assolutamente sì, l’idea vincete della Cucina Mobile di Progetto Arca consiste nel fatto che la distribuzione avviene con dei food truck, più facili da gestire rispetto a luoghi fisici, che possono essere velocemente spostati in altre città o comunque replicabili con costi inferiori.