La terra degli Apaches, diretto da Jesse Hibbs

La programmazione televisiva di Rete 4 prevede, per il pomeriggio di martedì 10 ottobre, alle ore 16,50, la messa in onda del film western biografico La terra degli Apaches. Si tratta di una pellicola americana realizzata nel 1956 dalla Universal International Pictures con la regia di Jesse Hibbs e sceneggiatura di Gil Doud e Jack Sher, mentre il soggetto è di Woodworth Clum, figlio di John Philip Clum, il protagonista del film: un agente indiano (così erano definiti i bianchi che interagivano con i nativi) che negli anni 1870 lavorò per la San Carlos Apache Indian Reservation in Arizona. La pellicola è quindi basata sulla vera storia del rappresentante governativo e sulle sue vicissitudini. Le musiche della colonna sonora sono state composte da William Lava e Hans J. Salter, il montaggio è stato eseguito da Sherman Todd.



Il ruolo principale è affidato a Audie Murphy, attore e un vero e proprio eroe di guerra: fu attivo durante la Seconda Guerra Mondiale e detiene il primato di soldato più decorato degli Stati Uniti. Ha recitato in più di 50 film, la maggior parte western, come Passaggio di notte di James Nielson. Completano il cast: Anne Bancroft, vincitrice di un Premio Oscar nel 1963 per la sua interpretazione in Anna dei miracoli, Pat Crowley, Charles Drakes e Tommy Rall.



La trama de La terra degli Apaches: la vera storia dell’Arizona e dei nativi americani

Ne La terra degli Apaches, ci troviamo nell’anno 1874 in una piccola cittadina dello Stato dell’Arizona: è ancora il tempo del vecchio selvaggio West. Il rappresentante del Governo di nome John Philip Clum (Audie Murphy) viene inviato in questa zona per cercare di gestire le controversie con gli indiani Apache. L’obiettivo è quello di trovare un punto di incontro in maniera tale da rispettare l’autonomia degli indiani ed evitare così un intervento di natura militare.

Il suo arrivo però non è ben visto dai coloni bianchi, i quali vorrebbero eliminare gli indiani che continuano ad essere visti come una minaccia concreta. In realtà non sono positivi nei suoi confronti neppure gli indiani stessi e l’esercito: il capo degli Apache, Geronimo, ha molta diffidenza nei suoi confronti e questo sembra essere un ostacolo insuperabile. Grazie all’aiuto del suo amico irlandese Tom Sweeney, John riesce ad avere un primo approccio con gli indiani e tutto sembra andare nel verso giusto.



Viene quindi assegnata a John, in segno di distensione, una vedova indiana di nome Tianay (Anne Bancroft) che deve fungere da governante nel pieno rispetto di quella che è la tradizione. Tianay si innamora di John, tuttavia questi è già impegnato con Mary, giunta in città per sposarlo. Dopo il matrimonio, Mary non vorrà più che la donna viva con loro sotto lo stesso tetto. Inoltre, il figlio piccolo di Tianay fugge per raggiungere Geronimo, ma viene recuperato da Clum.

Il grande problema è che diversi Apache, che si erano rivelati inizialmente collaborativi, ora vorrebbero unirsi a Geronimo per proseguire con la lotta armata. John si offre quindi di andare da Geronimo per cercare di convincerlo a desistere dai suoi propositi bellicosi, aiutato solo dalla polizia indiana. Alcuni di loro si piazzeranno sulle montagne, sparando al momento giusto, per far credere a Geronimo e ai suoi uomini di essere circondati. I belligeranti si arrendono, ma dovrà farlo anche Clum che subirà gli ordini da Washington, ovvero militarizzare la zona.
L’area tornerà indipendente soltanto 81 anni dopo, nel 1955.