In queste ore sta circolando una nuova, ennesima truffa legata alla pandemia di covid, ed in particolare al green pass, il passaporto vaccinale che si ottiene previa vaccinazione, guarigione o test anti covid. Come riferito da numerosi organi di informazione online, a cominciare dall’Huffington Post, si tratta di una classica azione di phishing, ovvero, un tentativo di far “abboccare all’amo” l’utente medio, l’italiano non proprio avvezzo alle tecnologie e quindi piuttosto “credulone”.
Al malcapitato viene inviato un sms, i “vecchi” messaggi, in cui si avvisa che il green pass è stato clonato e che di conseguenza bisogna cliccare su un determinato link per evitare che qualcuno ci rubi lo stesso passaporto vaccinale. Nel dettaglio il testo recita: «La sua certificazione verde Covid-19 risulta essere clonata, per evitare il blocco è richiesta la verifica dell’identità». Si tratta, come detto in apertura, di un fake, di una falsa notizia, ma soprattutto, di un tentativo di raggiro da parte dei famosi malintenzionati della rete.
TRUFFA GREEN PASS CLONATO: IL NUOVO FAKE DOPO QUELLO DI DUE SETTIMANE FA
Per questo è intervenuta la Polizia di Stato, che attraverso i suoi social ha messo in guardia la popolazione dalla truffa: “Attenzione, in atto un nuovo tentativo di #phishing #COVID19. Un falso #sms apparentemente inviato dal @MinisteroSalute vi avverte che il vostro #Greenpass è stato clonato. Non cliccate sul link. I dati personali che inserite vengono rubati”. Il problema è che l’sms sembra giungere dal ministero della salute in quanto presenta la grafica ufficiale dello stesso dicastero, ma in realtà trattasi appunto di un falso.
L’obiettivo degli “hacker” è quello di indurre l’utente a cliccare su un determinato link, quindi inserire i propri dati personali, che vengono poi immediatamente clonati restando alla mercè di chissà chi, magari rivenduti sul dark web per qualsiasi scopo. Solamente due settimane fa il ministero della salute aveva lanciato un alert simile, un’email che comunicava la sospensione del green pass, ma che si trattava ancora una volta di un falso.