Ieri sera ultima puntata di Belve, peccato! Francesca Fagnani molto chic nel suo candido “strapless dress”, diremmo un abito senza spalline, dall’eleganza pacata. Prima ospite Alba Parietti in tailleur pantaloni chiaro. Come al solito Alba non si è risparmiata in discorsi ed apprezzamenti autoreferenziali come è da sempre suo costume! Ad iniziare dall’elogio del suo Talento-Empatia per questo “buco lo schermo” e aggiunge “l’ospite, che rivendica un picco’ (picco Parietti appunto) costante in carriera: “Non lo dico io, lo dice il fatto che continuo a lavorare dopo quarant’anni”. E continua “Mi fa piacere che il mio lato B piaccia a tanti italiani. Non è un caso se lavoro ancora dopo 40 anni.” Lo aveva già ribadito! Poi si lamenta che Pippo Baudo ad un dopo festival non la fece nemmeno parlare. Sollecitata, Parietti torna anche sul film cult “Il macellaio” per affermare: “Lo danno più della Passione di Cristo”! E quando Fagnani le ricorda che “è stato invece un flop colossale” Parietti risponde: “Ma perché il pubblico si aspettava qualcosa di quasi porno, invece è un film erotico ma d’autore”.
La conduttrice ricorda i “diciassette minuti di amplesso” e lei replica: “C’era la pelle di daino, la “patata” non si vede…”. Che dire?! A seguire si parla del regista Tinto Brass e il filosofo e saggista tedesco Friedrich Nietzsche: “Tinto è stato un meraviglioso regista, se mi chiede i titoli non li so”. La Fagnani passa poi a chiederle della sua passione per Nietzsche e la Parietti non si tira indietro: “Conosco tutti i suoi aforismi, sono un’avida lettrice dei suoi libri”. Mi dica il titolo di un suo libro. “Su Nietzsche mi coglie impreparata, posso ripetere tante frasi ma i titoli non me li ricordo, come non me li ricordo dei film”, ha concluso la Parietti arrendendosi. Che desolazione! Ometterei gli apprezzamenti davvero fuori luogo sul fascino di padre Georg (incontrato per caso in treno) e della sua intenzione di sedurlo (senza risultato) “novella” della quale ha già parlato in passato a Domenica In dalla Venier, e nel 2015 su Vanity Fair!
LA TV DELLA MARCHESE, BELVE: “ISABELLA FERRARI…”
È stata poi la Volta di Melissa Satta sulla quale non mi soffermo, e poi di Isabella Ferrari. In studio in tailleur pantaloni, rosa cipria. Chi non ricorda il film “Sapore di Mare”? Un film degli anni 80 (campione di incassi) diretto da Carlo Vanzina, ancora oggi considerato un cult della cultura pop italiana, dove la Ferrari impersonò Selvaggia. Isabella appare serena, sorridente, anche se afferma che fu sua mamma a spingerla ad entrare nel mondo dello spettacolo, e con un po’ di tristezza ho ripensato inesorabilmente al capolavoro di Luchino Visconti Bellissima, interpretato magistralmente da Anna Magnani. L’attrice dice di “avere la malinconia disegnata sul volto” e che non si cura della vecchiaia, perché “quello che mi preoccupa veramente è risultare ignorante”, (e come darle torto?).
E poi continua. “Ho vissuto in una famiglia matriarcale: a casa mia si faceva tutto quello che decideva mamma. Senza discutere. Mio padre non aveva la forza di dire la sua”. Affiora il ricordo di una adolescenza tutt’altro che soave. E continua “A volte mia madre ci vedeva lungo: è stata lei a decidere che dovevo fare l’attrice”. Anche sul set, però, la vita non è stata facile: “Ho vissuto la prepotenza dei registi”. “Pensavo che alzare la maglietta e far vedere il seno fosse giusto: che quella era la strada”. Molto triste e desolante. Una donna che non ha potuto scegliere e che ha accettato “il ruolo” nella vita, che gli era stato imposto! Ed ora mi congedo da Voi miei Adorati con un augurio: “siate sempre gli artefici del Capolavoro della Vostra Vita”! A presto Francesca con le Tue BELVE.
Vostra Adorata Marchesa