Povero Yoda, coinvolto ancora una volta per commentare l’ennesima puntata di Annozero sui processi di Berlusconi. Che dire? Coinvolti per litigare – lo abbiamo già detto tante volte – tre pezzi da novanta dell’artiglieria berlusconiana: Tarak Ben Hammar, Ghedini e Belpietro. Dall’altra parte Travaglio e Gomez.
Fin da subito si è cominciato a non capire niente. Ricostruzioni di parti del processo Mills per nulla comprensibili, i soliti sberleffi di Travaglio scagliati contro i mavalà di Ghedini, Tarak Ben Hammar ogni tanto in contraddizione tanto quanto Gomez, le voci hanno cominciato a sovrapporsi fin da subito, così per larga parte della trasmissione non s’è capito niente.
Oltretutto il tema delle concessioni televisive è una materia complessa, e dato il ritardo causato dalle insulse litigate, la faccenda di Telepiù viene sintetizzata da Santoro in due minuti: così, da quando è cominciata, la trasmissione inanella urla, dubbi, insulti personali, ma nulla che possa servire a capirci qualcosa.
Così si capisce che la strategia di Santoro è quella di seminare soprattutto dubbi e insinuazioni. Ci ripropone come se fosse un “colpo di teatro” la lettura della sentenza del processo Mills e si conclude la favoletta raccontata con molto sarcasmo del “C’era una volta un industriale brianzolo…”.
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