Su richiesta de IlSussidiario.net, il vostro vecchio Jedi ha dovuto interrompere le meditazioni nella sua splendida caverna su Antares per accendere il sintonizzatore interstellare e seguire l’ultima puntata di Annozero.

Quasi in ogni tv dei paesi civilizzati di tutta la galassia ci sono giornalisti istrioni, ma occorre dire che il vostro Santoro li batte tutti. Da incallito giocatore di poker ha alzato la posta con enorme impudenza, aggirando la sospensione di Vauro, sfottendo il neo-Direttore Generale, e dimostrandosi sicurissimo che il suo fido vignettista tornerà in video con lui dalla prossima puntata.

Grazie al telereporter sono arrivati a Yoda tutti i quotidiani, e quindi non è il caso di ripetere quanto già detto da tutti i giornali che certamente avrete letto. Meglio affinare qualche ragionamento appena accennato qua e là, come quello che suggeriva di leggere i comportamenti dei Consiglieri della Rai a seconda dei loro partiti di appartenenza. Questo è indubbiamente l’aspetto più indecoroso della vicenda, perché fa capire che la Rai non viene gestita come una SpA di Servizio Pubblico, bensì secondo logiche che rispecchiano le lotte e gli equilibri tra partiti, anche e soprattutto quelli della maggioranza.

Mentre Santoro gioca solo per sé, come ha sempre fatto, sfruttando tutto e tutti, l’Italia dei Valori e la Lega lo proteggono – apertamente o nei fatti concreti. Di Pietro perché le posizioni barricadiere del tribuno televisivo sono in perfetta sintonia con la sua caccia ai voti della sinistra radicale e visceralmente antiberlusconiana. La Lega perché ha tutto da guadagnare a mantenere verso Berlusconi un contesto di instabilità e rissa, così può alzare la posta su altre partite di suo interesse: che amarezza, anche per un vecchio Jedi che le ha viste tutte, osservare tanto cinismo!

Così si spiegano gli apparentemente strani inviti alla cautela della consigliera leghista e la sostanziale protezione data a Santoro dal leghista Marano, direttore di RaiDue. Che oltretutto incassa grazie alla disinvoltura del suo protetto uno share nettamente superiore alla media della sua rete. Alla faccia del Servizio Pubblico, di cui nessuno – al di là delle solite trite e prevedibili tiritere raccolte nel “pastone” politico dei tg – sembra ricordarsi o tantomeno preoccuparsi.

Così, proprio nel momento in cui la corte di Strasburgo conferma la legittimità del canone, Santoro, i Consiglieri, e i loro partiti se ne fanno un baffo della Tv di Stato, e nella maniera più plateale. Non solo la direttiva del Direttore Generale è stata aggirata, ma è stato fatto addirittura di peggio, mostrando a pochi giorni dalla Pasqua una semplicemente sconcia serie di vignette illustranti la “via crucis” del precario. In termini strettamente tecnici, si può dire che mentre la performance di Travaglio ha potuto mostrare che in tutti gli schieramenti, come si dice a Roma “il più pulito c’ha la rogna”, la tanto sbandierata e minacciata arringa della Guzzanti aveva le polveri assai bagnate, dimostrando che più c’è ideologia e meno c’è satira.

Fossi il neo-Direttore Generale, poi, mi preoccuperei non poco: il suo zelo è stato pubblicamente censurato nientemeno che dall’avvocato principe di Berlusconi. Fossi in lui mi guarderei molto bene da quelli che lo hanno assistito nella decisione di sospendere Vauro, perché fino a ieri volevano tutti prendere il suo posto… Insomma questa gestione della Rai parte subito assai movimentata, e se riuscite a sopravvivere allo schifo, non avrete certo di che annoiarvi.

Per parte mia, se IlSussidiario.net mi lascierà in pace, me ne starò ancora un po’ qui su Antares, dove l’aria e assai più pulita e profuma di muschio e di funghi!