Le gazzette e i telegiornali di tutto il mondo terrestre ne parlano ancora, e così anche il vostro vecchio Jedi si trova costretto ad occuparsi dei problemi tra Berlusconi e la moglie.

Non ci sarebbe molto da dire, per la verità, se non che questa volta l’Italia, a causa di questo scivolone (vogliamo chiamarlo così?) del Presidente del Consiglio, non sta facendo una gran bella figura. Figura riassunta in poche parole da uno dei più stretti collaboratori del Papa, il Cardinale Kasper: “Serietà e sobrietà dovrebbero essere le unità di misura fondamentali per tutti, ma soprattutto per un capo di governo… Mai come in questo caso una maggiore attenzione alla riservatezza avrebbe giovato a entrambi i coniugi”.

Davvero è l’Italia tutta a venirne fuori male: per cominciare un quotidiano di grande tradizione come La Repubblica che dedica tre pagine, inclusa la prima, ai gossip sulla famosa cena e alle rimostranze della moglie del Presidente. Poi l’una e l’altro che si sono affrettati ad esibire la riservatezza che si conviene a queste assai tristi e private vicende famigliari… dopo una dirompente esternazione su un quotidiano di grande tiratura e una lunga performance in solitaria da Vespa, che ha riconfermato – se ce ne fosse stato bisogno – il suo grande attaccamento “all’editore di riferimento” di turno. E’ chiaro che dopo tutto questo can-can una vicenda tanto privata abbia subito acquistato riflessi di carattere politico, ampiamente analizzati da tutte le trasmissioni di approfondimento, come AnnoZero: e ovviamente a Santoro non è parso vero di poterci inzuppare il biscotto. Il vostro vecchio maestro Jedi sa bene chi è Santoro, cui riconosce rare doti di furbo animale televisivo sempre condite da potenti dosi di voluta e ricercata faziosità.

Eppure in questa occasione la trasmissione di Santoro è stata piuttosto lineare, riuscendo a insinuare plausibili dubbi tra le argomentazioni messe in campo dall’avvocato del Premier.

Infatti è apparso inconfutabile che:

1) La faccenda delle veline candidate era ampiamente stata diffusa e montata non da giornali di opposizione, ma da testate vicinissime al centrodestra.

2) Al Premier accade oramai troppo sovente di dover smentire affermazioni fatte davanti a molti testimoni, cambiando versione in quanto “mal interpretato” (v. testimonianza del caporedattore di ApCom).

3) L’accorata perorazione di Mike Bongiorno da Fabio Fazio sul fatto che il Presidente si è negato per mesi al telefono al vecchio amico e co-fondatore morale e materiale di Mediaset, ha dato un duro colpo alla tesi di una così grande amicizia con un messo comunale sconosciuto pure ai vertici locali di Forza Italia.

4) La Bonino ha avuto buon gioco nel pretendere dal premier più rispetto per le donne in quanto tali, così come una maggior sobrietà nelle occasioni internazionali.

5) La recitazione assai partecipata e sofferta delle parole di Veronica Lario da parte di Monica Guerritore è stata di gran lunga più convincente delle frequenti, nervose e aggressive interruzioni dell’avvocato Ghedini, di solito molto più misurato e più efficace…ma questa volta si sentivano davvero le unghie arrampicarsi sul vetro.

Insomma, come si conviene a trasmissioni del genere – e come si usa normalmente all’estero, dove la vita privata degli uomini pubblici è abitualmente vagliata e setacciata – si è cercato di dimostrare con un certo qual successo che molte toppe…rischiavano di sembrare “pesor del buso”. Nonostante ciò al Massimo Critico Televisivo la trasmissione non è piaciuta: peccato, sarebbe davvero il caso che il MCT (Massimo Critico Televisivo) di cui assai spesso ammiriamo l’acume, riuscisse a liberarsi dalle sue antipatie viscerali: un comportamento così ridarebbe un po’ più di dignità anche a questo settore del giornalismo già così a rischio per il fatto di doversi spesso occupare di reality, tv trash, veline e troniste. Che comunque, proprio grazie a Veronica – anche questo è stato fatto notare da Santoro – non sono poi state candidate.

Unico vero neo, il vignettista Vauro: oramai i presenti, se lo fanno, ridono a denti stretti, e giovedì non rideva proprio nessuno. Grande errore prendersela però ufficialmente con lui, perché tanto si delegittima da solo. Strano paese l’Italia: usare per delle insignificanti vignette un simbolo così sacro come il crocifisso non ha sollevato grandi problemi. Mentre per delle veline si è scatenato il putiferio…Mah, speriamo si ritorni presto tutti quanti alla sobrietà invocata dal cardinale Kasper. Sul tema, molto più garbatamente divertente ci è parso l’intervento di Andrea Roversi dalla Dandini, che sta già spopolando su You Tube. Meno male che su questioni delicate c’è ancora qualcuno che sa fare dell’umorismo senza sbracare, strappandoci un pur mesto sorriso…anche a milioni di km di distanza!