Il vostro vecchio maestro Yoda comincia a non poterne più: se non fosse per gli amici de IlSussidiario che gli chiedono di commentare le performance televisive di Berlusconi e Franceschini in vista delle italiche elezioni che finalmente si terranno in questo weekend, se ne starebbe molto volentieri sintonizzato sugli altri miliardi di canali del suo ricevitore interstellare. Vista da quassù, poi, la televisione terrestre, nonostante sia sempre più digitale, sta diventando sempre più inguardabile, anche perché sta iniziando il periodo estivo delle repliche, e quindi si salvi chi può.

Che dire dei due campioni che si alternano sul ring catodico? (Ma che noia però, quanto sarebbe stato meglio e più corretto un bel faccia a faccia all’americana, anche in termini di par condicio!). Innanzitutto dobbiamo osservare che il Cavaliere, a partire dalla sua presenza a Telecamere, ha smesso di parlare di Noemi con toni aggressivi, e ha ripreso lo stile da statista. Così, tornato a Porta a Porta, ha sfoderato un tono distaccato e più pacato, rispolverando i suoi famosi “mi consenta” insieme ai risultati del governo, con il solito mazzo di fogli pieni di annotazioni e statistiche in mano. Ha voluto dare l’impressione di essere superiore a tutte le polemiche e i gossip, che aveva però lui stesso alimentato decidendo di parlare per tutto il tempo, proprio a Porta a Porta, della vicenda di Casoria: meglio tardi che mai.

Sarà per le centinaia d’anni che si porta sulla spalle, ma anche in questo caso, come per la puntata di Telecamere, il vostro vecchio maestro Jedi non ce l’ha fatta a resistere fino alla fine, e si è schiacciato un bel pisolino. Non perdendosi nulla, perché quando vuole il Cavaliere sa essere un rullo compressore assai ripetitivo, picchiando sui tasti che i suoi consulenti di comunicazione, che monitorano l’Auditel minuto per minuto, gli consigliano di pigiare maggiormente.

A meno di estrarre dal cappello qualche coniglio elettorale stile abolizione dell’ICI, a Matrix stasera Berlusconi ricalcherà certamente la performance di Porta a Porta. In fondo il suo obiettivo è recuperare qualche possibile indeciso, soprattutto fra gli elettori cattolici potenzialmente turbati dai gossip su veline e minorenni.

A proposito, sapete cosa confidano a Yoda i sondaggisti più famosi di ciò che non possono dire ai giornali? Che poiché i sondaggi si basano su intenzioni di voto, è ben possibile che ci sia un 2-3% di elettori perbenisti che cominciano a vergognarsi di dire che lo voteranno, ma che poi lo voteranno ugualmente.

La strategia elettoral-televisiva di Berlusconi è confermata dal fatto che alla domanda di Vespa su quante persone secondo lui fanno fatica a giungere alla fine del mese, ha risposto che non gli risulta che ce ne siano, grazie alla social card e agli ammortizzatori sociali. Ignorando volutamente tanto i notevoli problemi tecnici della social card quanto le ultime statistiche dell’Istat e del Censis: e confermando che lui si rivolge a quella maggioranza di italiani che hanno trovato i soldi per intasare le autostrade per farsi un lungo ponte e rassicurarli sul fatto che il governo è stato vicino a tutti i cittadini.

Chi non la pensa così, molto probabilmente vota già per l’opposizione, e non è certamente recuperabile con un po’ di dialettica televisiva.

Anche a Matrix, parallelamente a Berlusconi, Franceschini ha proseguito anche lui con gli stessi toni pacati inaugurati a Telecamere, cercando di puntare innanzitutto a scongiurare l’astensionismo e tentare il recupero del voto utile. Abbandonata l’aggressività di toni sempre sfoderata a Ballarò, Franceschini ha continuato a lanciare comunque attacchi pesanti con accenti sommessi, cercando di sfruttare al meglio la sua faccia da bravo ragazzo e il suo sano accento di provincia.

Ha parlato dello spreco di denaro pubblico dei voli di Stato, accusando il Cavaliere di raccontare balle da 15 anni, definendo una “miseria” le misure adottate dal governo per i precari e il PDL una “minestra riscaldata”. Se anche fosse, però, nononostante i suoi encomiabili sforzi, difficilmente sarà riuscito a far apparire il PD come un “tiramisù”! E poi a Yoda fa sinceramente tenerezza, perché oltre che con Berlusconi deve combattere contemporaneamente con Di Pietro, Ferrero e l’astensionismo.

Ci rivediamo per i commenti di come verranno raccontati i risultati in tv.  E che “La forza sia con voi!”