Chissà se gli ascolti di Annozero sono calati ieri sera, visto che per una volta il Toni Manero della Rai, alias il DG Masi – forse troppo nei pasticci per le sue ultime proposte di nuovi dirigenti – non ha portato nessun attacco a Santoro. Così il nostro ha dovuto scegliere un tema caldo che più caldo non si può: quello dei rifiuti e di Terzigno, che oramai tiene banco da giorni insieme al delitto di Avetrana.



Puntata un po’ stramba, dove a volte sembrava di cogliere qualche brandello di verità, anche per la pacatezza della maggioranza degli ospiti, ma nel complesso una puntata che ha confermato la sempre più perversa lucidità dell’approccio Santoriano: fare scandalo, buttarsi nella confusione, distogliere l’attenzione non appena qualcuno in studio cerca di fare chiarezza, altrimenti la tensione televisiva si spegne.



Alla faccia della ricerca della verità, l’approccio santoriano si dimostra a una attenta analisi sempre più scandaloso. I suoi grandi ascolti, ancorché provenienti da un pubblico più acculturato delle altre reti, sono frutto della stessa matrice che spinge a seguire le innumerevoli trasmissioni sul delitto di Avetrana. Se non c’è dramma, se non c’è protesta, se non c’è trama da film giallo, se non c’è truculenza…non si riesce a fare audience.
 

Occorre dire che tra gli ospiti ha brillato Bertolaso: pur sapendo a cosa sarebbe andato incontro, si è sottoposto agli insulti dei manifestanti, a quelli dello sgradevolissimo e ideologico a senso unico Caporale, giornalista d’assalto di Repubblica, alle frecce avvelenate di Travaglio. A prescindere dai suoi guai giudiziari, se si dovesse giudicare con il metro del processo televisivo, Bertolaso ha denotato un serenità e una dignità assolutamente rare in un grand commis dello Stato, peraltro sempre tirato in ballo in ogni tipo di emergenza.



E con il suo semplice e sincero modo di porsi ha indubbiamente stracciato Travaglio e Caporale, soprattutto intenti a insinuare e demonizzare il capo della Protezione Civile in quanto “servitore di Berlusconi”. Ma tant’è, la materia è realmente molto complicata e certamente ci sono brandelli di verità e di dubbio ovunque…quello che è certo è che non se ne può certamente venire capo in una trasmissione come Annozero. Che alla fine è sostanzialmente un teatro dei pupi: più che l’argomento, interessa come recitano e come combattono gli ospiti.
 

 

 

A questo proposito occorre citare la buona performance del sindaco De Luca di Salerno, che con voce da consumato attore ha portato la testimonianza di uno dei pochi comuni della Campania ben funzionanti. Sereno e sprizzante soddisfazione da tutti i pori Castelli, perché comunque la si rigirirasse, emergeva la oggettiva superiorità del Nord sul Sud, almeno sul tema della spazzatura.

In conclusione, non male nemmeno stavolta la performance di Vauro che oramai ha capito l’antifona: le vignette gli vengono meglio se le prepara con calma, e così ha imbroccato la strada di siparietti tematici. Il meno contento è il vostro Yoda: perché una volta di più è stato costretto a riflettere su quanto era meglio la televisione d’inchiesta di una volta…

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