Ma il vento sibila, ma l’onda è scura, ma tutta in gemito è la natura: le corde stridono, la voce manca, sul ponte sventola bandiera bianca!” Così nella sua poesia “Addio a Venezia” scriveva Arnaldo Fusinati nell’agosto del 1849. Noi siamo già a fine settembre 2012, e forse sentiamo e pensiamo le stesse cose: guardando ai programmi di informazione che la tv ci ammannisce o si appresta ad ammannirci, non potremmo dire che ci mancano le voci, ma forse una informazione degna di questo nome forse sì.

Già i TG non scherzano: per lo più hanno definito positivo l’incontro tra Marchionne e Monti, forse perché dopo cinque ore e un nulla di fatto, il Presidente del Consiglio si è fatto rilasciare un attestato di stima per la credibilità recuperata all’estero dal governo italiano? Ci si lamentava di Berlusconi, ma ormai siamo davvero a “velina continua”…Per quanto riguarda i programmi, per il momento siamo alla ripetizione costante delle stesse messe cantate: è il caso di ricordare che i palinsesti tv sono praticamente invariati da 10 anni almeno?

Se non ci fosse Crozza, Ballarò non avrebbe più alcun motivo di interesse. L’Infedele del sempre più mefistofelico Lerner mostra palesi segni di logoramento (Auditel docet), e si fa addirittura battere dalla new-entry “Quinta Colonna”, in cui un Paolo del Debbio autenticamente popolare, e quindi semplice e chiaro ottiene subito un ragguardevole consenso.

Porta a Porta prosegue imperturbabile il suo lavoro al servizio “dell’editore di riferimento” di turno (al momento, il PDL), offrendo a Fiorito/Batman una intera serata per discolparsi…ma non è detto che si sia trattato di un bel servizio, visto che è emerso che nella giunta laziale di centrodestra “il più pulito c’ha la rogna”, per dirla in romanesco.

Piazzapulita di Formigli è già altrettanto prevedibile di Ballarò: non resta che aspettare la curiosa staffetta con Santoro. Certamente dal furbo e sperimentato istrione potremo aspettarci qualche colpo di teatro, a meno che non si accontenti di ravanare nell’autunno del nostro scontento, con la rappresentazione delle agitazioni sociali che già il ministro Cancellieri ha dichiarato essere assai probabili. 

Stendiamo un velo pietoso sull’info-tainment (termine anglosassone per definire i programmi mattutini e pomeridiani dove si mescolano notizie, gossip e canzonette) dove si fa di tutto per non approfondire nulla, e infatti a Canale 5 hanno deciso per questo – e assai giustamente, a parere del vostro Yoda – di far gestire la domenica pomeriggio ad Alessio Vinci, che ha ampiamente dimostrato la sua “leggerezza”a Matrix. Già, e Matrix dove è finito? Per ora non si sa, pure Capuozzo con Terra è scomparso, ci rimane la Gruber con il suo Otto e mezzo, e io-sono-il-più-bravo Mentana magari con qualche indovinata serata a tema. Aspettando la Gabanelli…Non è un po’ poco nel complesso? Se la tv è lo specchio del paese, abbiamo già capito in che stato siamo…