Il vostro vecchio Yoda deve ammettere che ci aveva sperato un po’: hai visto mai – s’era detto – che i due alieni Gubitosi e Tarantola, riescono forse a mettere un po’ d’ordine in quel guazzabuglio? Si era pure imposto di non dar retta a quei blogger che non senza ragione si preoccupavano del fatto che dare tutti i poteri a due professionisti esperti solo di finanza era un azzardo eccessivo. Qualcuno, più tignoso degli altri, aveva pure ricordato che, stando al suo cv, Gubitosi è sostanzialmente un esperto di finanza proveniente da un’azienda che vende abbonamenti alla telefonìa cellulare, indubbiamente un’azienda di tele-“comunicazioni”, ma che con i contenuti editoriali della “comunicazione” ha ben poco a che fare.
Osservando le prime mosse dei due, il vostro Yoda si deve dichiarare clamorosamente pentito di questa generosa apertura di credito, che era stata estesa anche al cosiddetto governo tecnico. Ancorchè rivestite di proclami sul merito e la managerialità, le prime scelte appaiono infatti curiose per non dire imbarazzanti. Un esempio? I vertici Sipra sono stati ritenuti responsabili di aver mal guidato la concessionaria di pubblicità della Rai…e quindi era doveroso cambiarli. Peccato che l’amministratore delegato (vicino al PDL, secondo le cronache) è stato ignomignosamente cacciato, mentre il presidente – che aveva sempre condiviso con lui ogni scelta, è stato promosso nientemeno che presidente di Raiway, la società che distribuisce il segnale. Come mai questo incomprensibile trattamento di favore? Non sarà mica per la sua notoria vicinanza a Casini?…a pensar male si fa peccato, diceva Andreotti, ma spesso ci si azzecca.
Come la mettiamo quindi con tutta questa solfa sul merito, quando poi si fanno scelte di questo genere? Ci deve essere dietro qualcos’altro…
Altro esempio: l’imbarazzante nomina della ex-direttora Lorenza Lei ad amministratore delegato della Sipra, imbarazzante perché immediatamente commissariata dallo stesso Gubitosi autonominatosi presidente “per meglio controllare”…Ma dove troverà mai il tempo per fare con competenza il dg della Rai, il presidente-controllore della Sipra, il consigliere di Raiway (e chissà quanti altri interim di fatto si prenderà) l’ex dg e controllore dei conti dell’azienda che macinava vendite di schedine telefoniche? Dalle prime mosse sembra aver capito benissimo l’aria che tira, proponendo ai consiglieri pacchetti che non si possono rifiutare…in nome “della valorizzazione delle risorse interne”…ma compiendo delle vere e proprie violazioni del merito e delle posizioni dirigenziali, come nel caso della Andreatta, promossa da semplice capo-struttura a direttore della fiction, facendola saltare come un grillo sulla testa di altri più anziani e titolati vice di Del Noce (ringraziato per il prezioso lavoro svolto a favore dell’azienda) ma forse in odore di essere vicini all’area di centro-destra? Ecco un altro dei danni del Berlusconismo sfacciato: fornire l’alibi alla nuova dirigenza tecnica per non prendere nemmeno in considerazione bravi manager, solo colpevoli di aver creduto ad un ideale, che si vedono passare davanti pimpanti figlie di ex-ministri della sinistra dc e –se sono vere le anticipazioni uscite sui giornali o sussurrate ai piani alti – fedeli dell’ex dg Rai Celli ( o da lui assunti), che guarda caso, fa il ora il dg della Luiss, dove Gubitosi risulta professore a contratto (ma dove troverà il tempo?).
Naturalmente questa è una pura illazione, ma potrebbe essere una peccaminosa intuizione…a qualcuno avrà dovuto pur chiedere qualche referenza! In realtà la voce in tutta l’azienda gira con insistenza, anche perché è impossibile che in poco tempo il neo-dg abbia imparato così in fretta a confezionare “pacchetti” di nomine con così consumata abilità politica. Sul fronte del metodo, il fatto più grave sarebbe che a eterodirigere la Rai sia un ex-dg che ha recentemente confessato con gran faccia tosta in una intervista di aver cacciato per errore dirigenti e funzionari bravi quando era direttore del personale al tempo della gestione dei professori. Già, ma se i tecnici faranno come i professori, povera Rai! Sarà vero, non sarà vero? I più insistenti suggeriscono di far caso ai vari nominati e nominandi qua e là, in gran parte di provata fede celliana…vedremo.
Quello che più colpisce è la sfrontata ipocrisia di tutti, ma proprio di tutti: abbiamo letto di donne di ogni area entusiaste per la promozione delle donne in quanto tali (ma non comincia ad apparirvi una sciocchezza?), visto che si tratta di donne che accettano un incarico di facciata, già commissariato, pur di continuare a giustificare lo stipendione da quasi mezzo milione di euro l’anno…
Ora si marcia verso l’unificazione di Rainews con Televideo, vecchio progetto giustamente rispolverato. In un soprassalto di decenza è mancato il coraggio di nominare subito lo schieratissimo a sinistra Mineo, che ha messo in piedi una rete All-news dai pochi ascolti e dalle molte spese in trasmissioni che con le All-news c’entrano ben poco. Così si è pensato di far studiare la cosa alle due redazioni…sai che risate! Possibile che a Mineo nessuno proponga l’esame del sangue politico, come viene fatto ad altri, oltre che valutarne i dati di ascolto, il rispetto del pluralismo e della congruenza delle spese con la missione del canale?
L’impressione è che mascherandosi dietro tutte queste chiacchiere sul merito, la professionalità e le pari opportunità, si stia procedendo, con “celliana” meticolosità, a emarginare quelli che hanno un minimo odore di centrodestra. Nulla di nuovo sotto il sole, anzi: siamo alla conferma di un ruolo sempre riconosciuto alla Rai, quello di saper anticipare le scelte politiche del paese. Un paese che si appresta a virare a sinistra, movimento che seguendo la più consolidata tradizione, i vertici “tecnici” della Rai stanno anticipando con prudenza e lungimiranza.
Per tutto questo il vostro Yoda si ritira amareggiato e deluso in fondo alla sua caverna, anche perché non può fare a meno di pensare – e con molta sincera tristezza – risalendo su per li rami, a Monti, e poi a Napolitano, con altrettanta delusione per tutto questo tecnicume che si riduce a reiterare i vecchi comportamenti rivestendoli con proclami pseudomanageriali, pensando per di più che i veri tecnici non si accorgano di nulla. Possibile che solo uno vecchio come il vostro Yoda si debba ricordare del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, dove si faceva pronunciare la famosa frase “che tutto cambi, perché nulla cambi”?