La Vecchia: “Covid? In Italia popolazione vaccinata ma…”

Il boom di contagi in Cina ha iniziato a preoccupare anche l’Europa, nonostante al momento non sembrano essere state rilevate nuove varianti che dunque possano peggiorare l’equilibrio ormai trovato nel vecchio continente, dove gran parte della popolazione è ormai vaccinata, soprattutto in Italia. Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università di Milano, ne ha parlato sulle pagine de La Repubblica: “La Cina non è in una buona situazione. Ha il 15-20% di persone vaccinate con tre dosi e ha usato solo vaccini locali. Per ragioni politiche, non certo per mancanza di soldi, non ha voluto comprare i vaccini a Rna, i più efficaci, usati da noi”.



Anche in Italia, nonostante i vaccini siano stati ben accolti e una percentuale sopra il 90% sia vaccinata, al momento stiamo assistendo ad uno stop. La campagna per la quarta dose infatti non è andata avanti come gli esperti avrebbero sperato. La Vecchia ha spiegato: “Anche noi negli ultimi mesi abbiamo perso la spinta a vaccinarci, e questo dovrebbe essere il messaggio principale da ricavare, di fronte a quel che sta accadendo. Nel 2022 l’eccesso di mortalità continuerà a essere alto, circa 35mila persone. Vuol dire che anche senza considerare la Cina, il Covid ucciderà un centinaio di italiani al giorno. Ben oltre il 90% sono persone con più di 65 anni. In questa fascia d’età resta molto importante vaccinarsi con la quarta dose o, se sono passati più di 4 mesi dall’ultima somministrazione o dal contagio, con la quinta. È vero che l’efficacia del vaccino è breve, intorno ai tre mesi, ma vaccinarsi oggi vuol dire superare l’inverno“.



La Vecchia: “Dalla Cina non arrivano informazioni credibili”

La situazione, in Cina, invece è tutt’altro che rassicurante. Con l’annullamento della politica “zero Covid”, che ha portato alla diminuzione delle misure preventive mantenute per tre anni, i lockdown per interi quartieri dove si trovavano persone positive sono stati aboliti, così come il ricovero in ospedale per i contagiati (seppur asintomatici) e per i loro contatti. Diminuiti anche gli screening di massa e molte altre misure. Questo ha fatto sì che in pochissimi giorni i casi schizzassero, arrivando a numeri importanti che ora preoccupano. Nel Paese asiatico, inoltre, la campagna di vaccinazione non è stata affatto adeguata e questo fa sì che ora ci si ritrovi con milioni di contagi al giorno e più di 2mila decessi quotidiani.



La Vecchia, a Repubblica, ha affermato: “Chi è in Cina non ha voglia di parlare e ottenere informazioni credibili è difficile. Io mi affido all’Institute of health metrics dell’Università di Washington. Loro parlano di 2-2,5 milioni di contagi al giorno, che arriveranno a 3 milioni durante il picco, con un numero di vittime attorno alle 2mila al giorno. Se si fa la proporzione con il numero di abitanti, si tratta di un’ondata del tutto analoga alla nostra di un anno fa, quando eravamo oltre i 100mila contagi al giorno”.