La Vecchia: “Varianti? In Italia siamo vaccinati e…”

Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università di Milano, sulle pagine di Repubblica ha affrontato il discorso dell’aumento esponenziale dei contagi in Cina, dove sembra esplosa una vera e propria bomba epidemiologica. La situazione in Italia, però, non preoccupa l’esperto: “Oggi siamo vaccinati. E chi non è vaccinato è guarito dal Covid”, mentre in Cina “L’incomprensibile e insostenibile politica cinese dello zero Covid ha fatto sì che lì la maggior parte della popolazione sia rimasta vergine, senza immunità”.



Il rischio di nuove varianti, comunque, non è da escludere completamente: “Esiste, anche se personalmente lo ritengo improbabile. Al momento da quel che sappiamo in Cina stanno circolando le stesse sottovarianti di Omicron che abbiamo da noi, soprattutto Omicron 2 e Omicron 5″. Comunque, a detta dell’epidemiologo, gli esperti riuscirebbero ben presto a sequenziare una nuova variante qualora questa arrivasse: “Non credo che una nuova variante sfuggirebbe a lungo ai controlli. Ricordiamoci che la prima sequenza genetica del nuovo virus arrivò dalla Cina in tempi brevissimi, all’inizio di gennaio del 2020, e che fu resa subito accessibile a tutti gli scienziati del mondo”.



La Vecchia: “Qualche viaggiatore positivo non peserebbe sull’Italia”

L’ingente aumento dei casi di Covid in Cina, dopo l’annullamento di tante restrizioni mantenute per tre anni con la politica “zero Covid”, ha fatto aumentare l’attenzione anche in Europa e in particolare in Italia. Nel dettaglio la Regione Lombardia ha chiesto che all’aeroporto di Malpensa venissero fatti dei tamponi in ingresso ai passeggeri in arrivo dalla Cina in modo tale da comprendere se vi siano nuove ed eventuali varianti, sequenziandole. La decisione, a detta di qualche esperto come Matteo Bassetti, dovrebbe però essere su più larga scala: dovrebbe essere infatti l’Europa a giocare l’anticipo, cercando di evitare il disastro come avvenuto tre anni fa.



Secondo La Vecchia, la scelta di Malpensa “Ha senso per individuare un’eventuale nuova variante. Se in Cina continuassero a circolare solo versioni di Omicron, come oggi, l’impatto di questa ondata sul resto del mondo sarebbe limitato. Abbiamo oltre 400mila positivi registrati e probabilmente un milione di italiani contagiati. Alcune centinaia di viaggiatori stranieri non peserebbero sull’epidemia”.