La vita è bella, film su Canale 5 di e con Roberto Benigni
Martedì 28 gennaio 2025, andrà in onda, in prima serata su Canale 5, alle ore 21:20, il pluripremiato film drammatico intitolato La vita è bella. La pellicola viene trasmessa come omaggio al Giorno della Memoria. Questo progetto cinematografico italiano è stato prodotto nel 1997 ed è scritto, diretto ed interpretato dal comico, attore e regista di origini toscane Roberto Benigni, che proprio grazie a questo lungometraggio ha vinto il Premio Oscar al miglior film straniero.
La colonna sonora del film La vita è bella è invece composta dal pianista e direttore d’orchestra Nicola Piovani, che aveva iniziato a lavorare con Benigni a partire dallo spettacolo teatrale Tuttobenigni, per poi proseguire con Pinocchio (2002) e La tigre e la neve (2005).
Al fianco del protagonista del film La vita è bella, la moglie e collega Nicoletta Braschi, che ha collaborato in numerosi film del compagno, dal 1983 in Tu mi turbi fino a La tigre e la neve (2005), e il piccolissimo Giorgio Cantarini, al suo esordio sul grande schermo. Nel cast del film La vita è bella anche Marisa Paredes, Horst Buchholz, Giustino Durano, Sergio Bustric, Lydia Alfonsi e Giuliana Lojodice.
La trama del film La vita è bella: tutto è un gioco agli occhi di un bambino, il sacrificio di un padre
La vita è bella è ambientato in Toscana all’inizio della Seconda Guerra Mondiale e vede come protagonista un uomo di nome Guido Orefice.
Quest’ultimo ha iniziato a lavorare come cameriere in un grande albergo della città di Arezzo e ha conosciuto la bella maestra Dora, di cui si è innamorato al primo sguardo.
La donna è, però, già impegnata con Rodolfo, un uomo fascista, antipatico e arrogante.
Giorno dopo giorno Guido riesce a conquistare tutti quanti, compresa Dora, che decide di fuggire con lui proprio il giorno del fidanzamento ufficiale con Rodolfo.
I due innamorati convolano a nozze e dopo qualche tempo la loro vita è allietata dall’arrivo del dolce e piccolo Giosuè. Arriviamo nel 1944, e la vita per Guido e Dora è diventata davvero difficile a causa delle leggi razziali a cui Guido, di origini ebraiche, cerca di sfuggire.
Un giorno, però, la loro vita viene sconvolta, infatti Guido viene incarcerato insieme a suo figlio, e caricato con lui su un treno merci diretto in un campo di concentramento.
Dora, scoperta la situazione, riesce ad arrivare per un pelo in stazione e chiede di essere deportata con loro.
Arrivati nel lager, Guido e Giosuè vengono divisi da Dora e l’uomo, per non fare preoccupare il piccolo, decide di inventare una storia secondo la quale in realtà tutto ciò che li circonda fa parte di un enorme gioco.
Le regole di questo gioco sono chiare: Giosuè dovrà nascondersi il più possibile se desidera vincere, ma in realtà il padre tenta di evitare la camera a gas per suo figlio.
Intanto Guido cerca in ogni modo di sopravvivere e di rivedere Dora, ma sarà proprio l’amore per sua moglie a decretare la sua fine. Infatti, il giorno prima della liberazione, il protagonista inizia a cercare la sua “principessa” ma, scoperto dalle guardie, viene ucciso sul posto.
Al contrario, il piccolo Giosuè riuscirà a salvarsi grazie ai consigli del padre e, vedendo arrivare il carro armato americano, crederà che si tratti del primo premio del gioco che ha vinto.