La vita è bella
ha ottenuto un grandissimo successo e che ha avuto il merito di riportare l’attenzione sulle barbarie naziste. Nonostante il tema il film ottenne un incasso fantasmagorico di 230 milioni di dollari americani, il dato diventa ancor più rilevante se si pensa che la pellicola costò alla produzione “appena” quindici miliardi di lire. Ottimo anche il riscontro della critica con innumerevoli premi vinti, tra di essi spiccano tre premi Oscar figli delle sette nomination. La pellicola come se non bastasse ha vinto finanche nove David di Donatello e cinque Nastri D’argento. Da sottolineare come per ogni premiazione il regista nonché attore e comico Roberto Benigni catalizzò l’attenzione del pubblico inscenando divertenti gag, indimenticabile in tale contesto la scena di quando salto in piedi sulle poltrone del teatro americano in cui si svolgeva la cerimonia di premiazione per l’ambito premio Oscar suscitando lo stupore delle migliaia di invitati alla cerimonia.
Come seguire il film in diretta streaming
La vita è bella
è un film amatissimo dalla critica, tanto da arrivare al Premio Oscar. Nonostante questo c’è chi non ne è pienamente convinto nel riconoscerlo un capolavoro, così come possiamo vedere su ilMorandini quando troviamo tre stellette sulle cinque messe a disposizione: “Questo è il sesto film di Roberto Benigni da regista, il più ambizioso, difficile e rischioso. La bella storia d’amore, scritta con Vincenzo Cerami: prima tra un uomo e una donna, poi per un figlio, ma l’una è la continuazione dell’altra. Il frenetico dinamismo di Benigni è felicemente sfogato“. Il film commuove e ricorda come al mondo ci siano state situazioni in cui è difficile anche solo immedesimarsi. Il film è stato acclamato in tutta Europa. La vita è bella è la scelta di Canale 5 per la sera del 27 dicembre, clicca qui per il trailer. Clicca qui per seguirlo in diretta streaming grazie a Mediaset Play. (agg. di Matteo Fantozzi)
Diretto e interpretato da Roberto Benigni
La vita è bella
va in onda oggi, 27 dicembre, dalle ore 21.20 su Canale 5. La pellicola diretta da Roberto Benigni è stata prodotta nel 1997 grazie a due case di produzione (Cecchi Gori Group e Melampo Cinematografica) e vede lo stesso regista interpretare uno dei ruoli principali, quello di Guido Orefici, un ebreo deportato dai tedeschi in un campo di concentramento. Le spalle di Benigni sono di altri due bravissimi interpreti, il piccolo Giorgio Cantarini e Nicoletta Braschi. Il film che gode delle musiche di Nicola Piovani è ascrivibile al genere delle commedie a sfondo drammatico.
La vita è bella, la trama del film
La vita è bella
inizia nel 1939, in un Italia Fascista che si prepara alla guerra voluta da Mussolini. Guido trova lavoro ad Arezzo al Grand hotel, un albergo in cui già lavora lo zio come capo cameriere. Il ragazzo arrivando nella città Toscana incontra Dora (interpretata dalla Braschi che nella realtà è la compagna di Benigni) una giovane e bellissima maestra di cui si innamora perdutamente. La donna è però fidanzata con Rodolfo un arrogante e per nulla simpatico gerarca fascista, soprannominato da Guido lo scemo delle uova. I giorni passano e la grande simpatia di Giulio conquista tutti non ultima la bella Dora, ella il giorno del fidanzamento ufficiale con Rodolfo fugge con il cameriere buontempone regalando al gerarca fascista l’ennesima figuraccia. I due si sposano e vivono per qualche tempo felici e contenti, dalla loro unione arriverà il piccolo Giosuè. Gli anni passano e lo spettatore viene trasportato nel 1944, l’epoca è quella delle leggi razziali, leggi alle quali la coppia sfugge nonostante la discendenza ebrea di Giulio. Non tutto però va per il verso giusto e un giorno le truppe naziste incarcerano Giulio, Giosuè e lo zio Eliseo, i tre vengono caricati su un treno merci in attesa di essere deportati. Dora arriva da scuola appena in tempo per rendersi conto quello che era avvenuto, la donna si precipita alla stazione e “ottiene” il privilegio, anche non essendo ebrea, di salire sul treno dei deportati allo scopo di rimanere unita alla sua famiglia. All’arrivo nel lager Eliseo viene immediatamente trasportato nelle camere a gas, la famiglia invece viene divisa dagli aguzzini nazisti. Giulio sapendo cosa li attendeva aveva cercato fin dal viaggio di imbastire una storia fantasiosa allo scopo di non far preoccupare Giosuè. La storia vede il piccolo essere trasportato all’interno di un gioco in cui si dovrà nascondere per vincere, la realtà è invece che il bambino viene nascosto dal papà allo scopo di evitare la camera a gas. Giulio all’interno del Lager fa di tutto non solo per salvare il suo adorato figlio ma anche per cercare di rivedere Dora. Ed è proprio il suo amore verso la moglie che lo condannerà a morte. Il giorno prima della liberazione del campo l’uomo va infatti alla ricerca della sua principessa, viene scoperto però dalle guardie naziste e fucilato sul posto. Giosuè riesce invece a salvarsi grazie alle dritte del padre, liberato dai soldati a stelle e strisce egli incontrerà la madre anch’essa salvatasi dalla camera a gas e alla donna felice dirà di aver vinto in premio un carro armato, carro che in verità appartiene ai soldati alleati che hanno liberato il campo di prigionia.