Seconda puntata per la miniserie di Rai1 La vita promessa 2, interpretata da Luisa Ranieri, Thomas Trabacchi, Francesco Arca, Miriam Dalmazio e diretta da Ricky Tognazzi. Nell’episodio in onda il 1° marzo in prima serata, Carmela prova a ripartire dopo la morte di mister Ferri e la sparizione di suo figlio Rocco. Intanto, arriva dalla Germania il dottor Bruno Morelli, un ebreo perseguitato dai nazisti insieme a tutta la sua famiglia. La figlia Sarah ha già raggiunto Carmela in America, mentre lui e sua moglie continuano a incontrare difficoltà nell’espatrio. Alla fine, poco prima di lasciare il Paese, la moglie viene sparata da un soldato tedesco e il contraccolpo la fa precipitare in acqua. Per questo motivo, Morelli è costretto a partire da solo. Arrivato a New York, il dottore si reca subito nel posto che Ferri gli ha indicato, vale a dire a casa di Carmela, laddove si trova anche la piccola Sarah. Nel rivedersi, i due si abbracciano calorosamente: la bambina non sa ancora che sua madre non c’è più.
La vita promessa 2: il dolore di Carmela
Spetta a Bruno comunicare a sua figlia la tragica notizia. La cosa peggiore è che lui si sente in qualche modo colpevole: forse non avrebbe dovuto spingerla nella fila delle donne e dei bambini, forse avrebbe dovuto tenerla stretta a sé… Adesso, però, non può più tornare indietro. La piccola ha bisogno di lui, e anche Carmela ha trovato nel dottore un appoggio saldo. Da quando ha perso (anche) mister Ferri, la donna è più debole che mai. La scomparsa di Rocco le ha causato un ulteriore dolore, ma in questo caso la donna non smette di sperare. Non può proprio farlo: rassegnarsi vorrebbe dire darla vinta a quanti la vogliono a terra. Tra questi c’è il malvagio Vincenzo Spanò, che – da quando è uscito di galera – non fa altro che darle la caccia.
Colpo di scena ne La vita promessa 2: la moglie di Morelli è viva
Alla fine della seconda puntata de La vita promessa 2, Carmela si ritrova suo malgrado in testa a un corteo contro la speculazione edilizia. È stata Rosa, sua nuora, a insistere prima perché partecipasse, e poi perché lo guidasse con in mano lo striscione cucito da lei stessa. “Giù le mani dalle nostre case”, recita il ricamo rosso sopra la stoffa grezza. Carmela, infatti, è una dei tanti residenti che rischiano di perdere tutto per colpa di questa nuova politica oppressiva. Quando le viene fatto recapitare un avviso di sfratto, la donna prende in mano la situazione e inizia a protestare. Poco dopo interviene anche la polizia, e lei finisce in ospedale. Durante il ricovero, Bruno le promette che si prenderà cura lui dei suoi affari e della sua famiglia. I due sono sempre più vicini: entrambi ansiosi di riacquistare una certa normalità, si sono già innamorati. Nessuno ha messo in conto il colpo di scena, però: La moglie di lui, infatti, è ancora viva.